Dopo polemiche e opprovote le nomine Rai di Giuseppe Fedi

Dopo polemiche e opprovote le nomine Rai Critiche dei comunisti: «Esulano dai criteri di professionalità» Dopo polemiche e opprovote le nomine Rai ROMA — L'operazione nomine Rai è andata ieri in porto dopo mesi e mesi di rinvii. A maggioranza, informano a viale Mazzini, il consiglio d'amministrazione ha approvato il «pacchetto- con le 24 candidature proposte dal direttore generale. Un passo avanti lungo la strada del completamento dei quadri dirigenziali dell'azienda, accompagnato dai rituali strascichi polemici. Le stesse votazioni sui nomi, discussi fin da mercoledì, sono state contrastate. Le scelte, secondo il pei, esulano dai criteri di competenza di professionalità cui occorre attenersi. Risultato: Vacca, Vecchi, Tecce e Pirastu le hanno bocciate in blocco votando contro. Qualcuno, come il de Lipari, che l'altro ieri aveva sollevato una questione procedurale, ha preferito non partecipare al voto in consiglio, mentre Roberto Zaccaria, vicino come Lipari alla sinistra democristiana, si è astenuto su alcuni dei nomi messi ai voti. Entrambi contestano i criteri seguiti per le nomine, in quanto, a loro avviso, corrispondono a rigide impostazioni partitiche. Scorriamo l'elenco delle no¬ mine, varate nella tarda mattinata. TG1: Gianni Raviele (gif, vice direttore del «GR1.) capo della redazione «cultura, varietà e spettacolo»; Bruno Vespa responsabile dei «servizi speciali». TG3: Francesco Casa capo della redazione giornalistica della sede del Lazio; Ruggero Tagliavini, segretario di redazione; Aldo Biscardi capo redattore per i servizi sportivi. GR1: Salvatore D'Agata e Alberto Severi vice direttori; Roberto Piraino capo della redazione «servizi speciali» della fascia del mattino. GR3: Enrico Moratti vice direttore (già capo della prima struttura di programmazione di radio uno) che è stato contestato dalla redazione, favorevole ad una scelta interna. Il consiglio ha affidato a Mario Carpitella l'incarico di assistente del vice direttore generale Fichera. Reti televisive — TV1: Sergio Silva responsabile della prima struttura di programmazione e Giuseppe Cereda dirigente coordinatore nell'ambito della rete. TV2: Claudio Giorgio Fava responsabile della seconda struttura di programmazione: Giovanni Minoli della quinta struttura di programmazione e Marcello Lenghi al «coordinamento generale e rapporti esterni» della struttura di pianificazione; Arrigo Petacco e Emilio Colombino opereranno all'interno delle strutture. Reti Radiofoniche — Radio 1: Mario Arosio assistente del direttore; Radio 3: Marina Tartara responsabile strutture di programmazione. Inoltre il eda ha nominato Celestino Spada responsabile per la programmazione tv nell'ambito della struttura della sede regionale per il La¬ zio; Antonio Piserchia alla guida del «raccordo dell'attività di programmazione radiofonica delle sedi regionali»; Giorgio Belardelli dirigente coordinatore per la produzione regionale della terza rete tv. Il consiglio ha infine indicato alla Eri Giuseppe Pedercini (già vice direttore del GR1) per l'incarico di «vice» del Radiocorriere e distaccato alla stessa consociata il giornalista Giorgio Nani. I consiglieri d'amministrazione comunisti parlano di logica «sparatoria-, ispirata dalla «volontà dei vertici dei partiti di governo-, per tenere la Rai sotto controllo. E aggiungono che il nocciolo dell'operazione riguarda la seconda rete tv. diretta dal craxiano De Berti Gambini. dove «si sta procedendo ad uno stravolgimento surrettizio dell'organizzazione della rete prevista dalla legge 103 per centralizzare nelle mani di pochi fiduciari l'intero budget di produzione-. Una tesi respinta, oltre che dai quattro consiglieri de Bindi. Balocchi, Orlandi e Spadola, dal comitato di redazione del GR1, secondo il quale nel pei -ha prevalso la logica di partito rispetto agli interessi generali-. Giuseppe Fedi

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