«Nessun veleno nel proiettile che ferì il Papa»

«Nessun veleno nel proiettile che ferì il Papa» Escluso dal direttore sanitario del Gemelli «Nessun veleno nel proiettile che ferì il Papa» CITTA' DEL VATICANO — Il sospetto che il Papa sia stato colpito da una pallottola avvelenata, causa dell'attuale infezione in fase di graduale miglioramento, è stato nuovamente escluso dal prof. Emilio Tresalti. direttore sanitario del «Gemelli». L'ipotesi, avanzata a suo tempo in Vaticano e nelle indagini, è stata rilanciata dal prof. Joseph Kunz, portavoce dell'ospedale di Buffalo, negli Stati Uniti, dove è ricoverata, con processo infettivo simile al Papa, la signora Anne Odre. che fu gravemente ferita nell'attentato. Il prof. Kunz avrebbe detto per telefono al «Progresso Italo-Americano, di non poter escludere che le ferite siano state provocate da proiettili avvelenati. -Ho pensato anch'io alla coincidenza della febbre fra i due pazienti. Mi ha stupito invece il fatto che qui in ospedale non si sia fatta viva la Cia per appurare una circostanza del genere*. Su questo problema il prof. Tresalti ha precisato: «L'ipotesi è esclusa per varie ragioni. I chirurghi verificarono minuziosamente se il proiettile avesse lasciato tracce di esplosivo o provocato lacerazioni da scoppio nell'organismo: non c'erano tracce né lacerazioni. La pallottola, dopo aver raggiunto il Santo Padre, era fuoruscita. Una contaminazione in superficie non poteva esservi nel proiettile perché non avrebbe resistito al calore*. Il fatto che la pallottola non sia stata ritenuta implica l'esclusione che si trattasse di uri proiettile speciale, cioè con particolari contenitori del veleno o del virus per preservarli dal calore. |. f.

Persone citate: Anne Odre, Emilio Tresalti, Joseph Kunz, Kunz

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Stati Uniti