Ritrovare Teilhard, tra scienza e fede

Ritrovare Teilhard, tra scienza e fede RELIGIONI E SOCIETÀ' Ritrovare Teilhard, tra scienza e fede Teilhard de Chardin sarà una chiave di volta per riannodare il dialogo fra scienza e fed'-? La domanda si impone ora che il dibattito sul grande gesuita francese si è riaperto, sperabilmente con maggiore obiettività, dopo la lettera inviata, in nome di Papa Wojtyla, dal Segretario di Stato, card. Agostino Casaroli. a mons. Paul Poupard, rettore dell'Istituto Cattolico di Parigi, nel centenario della nascita di Teilhard. Non sarà male sottolineare che il documento recava la data del 12 maggio 1981. anche se fu reso noto con un mese di ritardo. Giovanni Paolo II testimoniò la propria apertura a uno studio -critico e serene* di Teilhard de Chardin ventiquattr'ore prima dell'attentato di mercoledì 13 maggio. Una coincidenza singolare. Ci ha scritto, da Torino, la signora Annetta Daverio. vicepresidente dell'. Associazione Italiana Teilhard de Chardin» e cotraduttrice delle opere ceilhardiane presso «Il Saggiatore». Per la signora Daverio, la lettera papale è un 'Semaforo verde* allo studio oggettivo di Teilhard: Ora possiamo andare avanti, e andremo avanti. Teilhard auspicò un Concilio che venne dopo la sua morte. A Pechino, durante la guerra, diceva a padre Gabriele M. Allegra: 'Forse un Concilio ecumenico darà alla Chiesa quella fresca azione travolgente che conviene alla travolgente epoca in cui viviamo e in cui sempre più vivremo" (G.M. Allegra II Primato di Cristo, ed. Crociata del Vangelo, Palermo)*. Il problema centrale, fra i molti, ci sembra per la Chiesa quello di accettare le scoperte della scienza in ordine alla natura, alla formazione del mondo, al rapporto fra Legge naturale (cioè voluta da Dio, per la Chiesa) e realtà umane e terrestri. Lo stesso Galileo, che fu condannato dall'ex S. Offizio, scrisse che la scienza non poteva essere altro che in armonia con la fede perché era voluta da Dio. In questa visione, ben diversa da quella manichea, c'è posto anche per l'evoluzionismo che, a giudizio di Teilhard, non contrasta affatto con la Rivelazione in quanto punta a un continuo progresso che s'identificherà j infine, con l'Omega, o il «Pieroma», cioè la compiutezza spirituale perfetta in Cristo. Gli avversari accusano Teilhard di eliminare la Redenzione operata da Cristo per la salvezza dell'uomo. La risposta fu data dal domenicano Olivier Rabut: « Nel pensiero di Teilhard la salvezza cristiana non viene eliminata né sostituita; è la grazia di Cristo che salva, non le forze evolutive: perciò la grazia si serve dell'evoluzione» (Incontro con T. de Chardin, ed. Boria, pag. 104). Non ho titoli per discutere le ricerche di geologo e paleontologo, né il pensiero filosofico e teologico di Teilhard de Chardin. Da semplice osservatore, mi sembra, innegabile che il suo influsso è stato decisivo nelle aperture verso il mondo moderno fatte dal Concilio nella Costituzione pastorale Gaudium et Spes. Il fatto stesso che le idee teilhardiane siano cosi esaltate e combattute dimostra che erano nuove e penetranti, ponevano questioni fondamentali Dice la signora Daverio: -Questo esame non può essere validamente "critico e sereno" che se fatto da coloro che conoscono a fondo il pensiero di Teilhard avendone letto inte¬ gralmente, con la penna in mano, i tredici volumi dell'edizione originale, ormai completa, o come minimo i sette volumi che abbiamo sinora tradotto, in attesa degli altri» E' una richiesta logica e one sta tanto più che. secondo la signora Daverio, spesso i detrattori confessano di non aver letto alcunché del gesuita francese. E' indubbio che. al di là della celebrazione del centenario della nascita, la lettera papale esorta a esplorare ogni aspetto della grande sintesi tentata, se non realizzata, da Teilhard. A essa guardano con speranza non solo i cattolici e i cristiani, ma quanti si definiscono atei o indifferenti, compresi i marxisti. In un mondo diviso sul piano ideologico e politico, anche se paradossalmente ridotto dal progresso a «villaggio planetario» nel quale le distanze sono annullate, è importante ogni occasione di possibile incontro: ancor più importante, se si offre al livello più elevato e difficile, ma più fondato, come nel caso di Teilhard che ha cercato una sintesi fra dati di fede e dati di scienza. Lamberto Fumo

Luoghi citati: Palermo, Parigi, Pechino, Torino