Sindona: prestiti del Banco di Roma

Sindona: prestiti del Banco di Roma La Commissione farà una relazione alle Camere Sindona: prestiti del Banco di Roma ROMA — La commissione Sindona ha concluso ieri la discussione sul terzo capitolo della relazione che a fine mese dovrà presentare al Parlamento. E' stata cioè stesa la prima bozza di quella parte della relazione relativa alla vicenda della Finanziaria Finambro e del salvataggio della Generale Immobiliare di Sindona, da parte del Banco di Roma. Nella seduta di ieri, è stato appunto affrontato il ruolo avuto dai dirigenti del Banco di Roma, al tempo del prestito che questo istituto di credito concesse alla Generale Immobiliare, un prestito di cento milioni di dollari pari, al cambio di allora, a circa 64 miliardi di lire. In particolare la commissione hà potuto precisare che questa operazione, contrariamente a quanto accertato in un primo tempo dai cinque esperti nominati dalla commissione stessa, non avvenne in contrasto con le norme valutarie vigenti in quella data. Il trasferimento in valuta fu effettuato infatti da una filiale del Banco di Roma, il Banco di Roma Nassau, in favore della Generale Immobiliare Incorporation, attraverso un'operazione «estero su estero». La commissione ha quindi riassunto come si pervenne alla decisione di concedere il prestito alla società che faceva capo a Sindona, prestito utilizzato in gran parte da quest'ultimo nel tentativo di coprire i «buchi» che si erano prodotti nelle sue due banche italiane, la Banca Unione e la Banca Privata Finanziaria. I commissari hanno potuto cosi ricostruire che un primo contatto fra Sindona e i dirigenti del Banco di Roma, Ventriglia, Guidi e Barone, sarebbe avvenuto a New York, il 12 giugno 1974, in occasione dell'apertura in quella città di una filiale dell'istituto. Tornato in Italia, il vertice del Banco di Roma, il 17 giugno dello stesso anno, avrebbe preso in esame la richiesta di Sindona, concedendo poi il 20 giugno una prima tranche di 20. milioni di dollari su un prestito complessivo di cento milioni di dollari concesso alla Generale Immobiliare. Una seconda tranche. di altri 20 milioni di dollari, sarebbe poi stata versata alla Generale Immobiliare il 27 dello stesso mese, giorno in cui l'accordo sul prestito venne ratificato ufficialmente. Il Banco di Roma a garanzia dell'operazione avrebbe ottenuto da Sindona centomila azioni della Generale Immobiliare e il 50% della proprietà della Banca Unione. Sarebbe stato lo stesso direttore generale della Banca Unione, Macchiarella, a mettere in guardia, in quei giorni, i dirigenti del Banco di Roma sulla situazione drammatica in cui versava la Banca Unione.

Persone citate: Guidi, Macchiarella, Sindona, Ventriglia

Luoghi citati: Italia, Nassau, New York, Roma