A 260 chilometri l'ora sul Tgv il treno più veloce del mondo di Gigi Mattana

A 260 chilometri l'ora sul Tgv il treno più veloce del mondo Sulla nuova linea tra Parigi e Lione realizzata la ferrovia del futuro A 260 chilometri l'ora sul Tgv il treno più veloce del mondo Su binari protetti come il tracciato di un'autostrada i confortevoli convogli danno l'impressione di cabine d'aerei - Comode poltrone, aria condizionata, ristorante e bar DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PARIGI — Già a prima vista riesce simpatico: è un serpentone arancio e bianco dall'aspetto aggressivo, molto filante e che anche nell'aspetto tiene fede al suo nome di Tgv (Treno a grande velocità): è la più recente realizzazione delle Ferrovie francesi, da sempre all'avanguardia nel mondo, che ora si apprestano a surclassare tutti sia con la conquista del record mondiale di velocità su rotaia a 380 chilometri l'ora, sia con l'imminente entrata in servizio di un nugolo di Tgv a 260 chilometri l'ora. Ho provato il Tgv su una parte della nuova linea fra Parigi e Lione e l'Impressione è completamente positiva: costituito da due unità motrici e otto carrozze passeggeri, questo elettrotreno porta 386 viaggiatori, 111 in sedili di prima classe e 275 in seconda classe; non esistono scompartimenti, ma l'interno dà l'impressione di un aereo, grazie alle poltrone singole (spaziose come quelle di 1* in aereo), al perfetto condizionamento d'aria e all'assenza quasi assoluta di rumori; aggiungete 11 servizio di bar e di ristorante e vedrete come il paragone con un jet sia calzante (anche in termini di tempo, su percorsi di qualche centinaio di chilometri). H Tgv non è però uno splendido giocattolo da record, ma la risposta seria e ponderata alle esigenze delle ferrovie francesi, partendo dalla considerazione che, malgrado i continui miglioramenti del materiale rotabile, la velocità dei treni è cambiata di ben poco dall'inizio del secolo. Lo Shinkansen in Giappone, alcuni «Inter-City» inglesi e qualche «rapido» francese come l'« Aquila ine» viaggiano ai 150 l'ora di media; per tutti gli altri si piomba spesso a velocità molto inferiori, dai 97 all'ora di un Tee sulla Roma- a o , a — Napoli, agli 82 all'ora del miglior «rapido» sulla BostonFiladelfia, ai 130 all'ora (ma solo su qualche tratta) di alcuni treni tedeschi. Lo spazio per un forte incremento delle velocità dunque c'è (quasi tutti i locomotori In uso In Europa possono toccare 1 200 all'ora), ma bisogna pensare In grande e cambiare le linee. In Francia hanno fatto cosi. Per il 1985 si prevedono sul percorso Parigi-Lione 22 milioni di passeggeri l'anno e quadruplicare la linea non avrebbe significato molto in termini di risparmio di tempo; ecco quindi un tracciato completamente nuovo, cintato da reti come un'autostrada, con traversine in calcestruzzo, raggi di curva di ben 4 chilometri, nessun passaggio a livello, nessuna galleria, su cui i Tgv possono scatenare tutti 1 loro 6300 kW. L'impressione di quanto questa nuova linea sia valida la si ha stando in cabina di guida da cui si vedono soltanto salite e discese venire incontro a velocità vertiginosa, ma senza alcuno sferragliare, senza il dondolio tipico dei convogli tradizionali. Dall'ottobre di quest'anno, viaggiando a 260 chilometri l'ora, i Tgv collegheranno Parigi con Lione In due ore 45 minuti con un rispaimio di un'ora rispetto al tempo attuale e fra due anni, quando tutta la linea sarà terminata, i percorsi saranno estremamente brevi per tutto il SudEst della Francia: dall'ottobre 1983 Parigi disterà un'ora e 40 minuti da Digione, due ore esatte da Lione, 4 ore e 45 minuti da Marsiglia, tre ore da Chambéry; ovviamente anche l'Italia trarrà vantaggio da queste novità perché 11 percorso Torino-Parigi, con le coincidenze giuste, passerà dalle 10 ore a circa 7 ore. E questa meraviglia non sarà un uccello raro come il nostro «Settebello» (117 chilometri l'ora di media fra Roma e Firenze), ma sarà consegnato in 87 esemplari; non sarà un treno di lusso, ma per salirvi basterà il biglietto di seconda classe con supplemento rapido; non produrrà inquinamento; la sua sede occupa metà dello spazio necessario alla costruzione di un'autostrada; occorreranno soltanto sette anni per 11 completamento dell'operazione Tgv (dal 1976 al 1983), un'inezia rispetto alla nostra travagliata «direttissima». Un DclO o un Boeing 747 atterrano a 270 chilometri l'ora, ma è l'impressione di un attimo perché subito si inizia la frenata; se non riuscite a convincere Gilles Villeneuve a prestarvi la sua Ferrari, l'unico modo per provare su terra questa velocità è salire su un Tgv. Gigi Mattana Parigi. D TGV sulla nuova linea direttissima che congiunge la capitale a Lione

Persone citate: Gilles Villeneuve