«Il bel mare di Capri nasconde molti tesori» di Franco Giliberto

«Il bel mare di Capri nasconde molti tesori» Rivelazioni, un po' reticenti, di un noto «sub» «Il bel mare di Capri nasconde molti tesori» Già in passato furono recuperate preziose statue di marmo Ci sono ancora inabissati una nave romana che non si sa che cosa contenga, formelle di terracotta e altri oggetti di valore DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CAPRI — .Si fa tanto chiasso per i due guerrieri di Oronzo ripescati a Riace: belle statue non c'è che dire. Ma chi parla piti dei capolavori trovati nel mare di Capri pochi anni fa? Chi si ricorda più di quelle bellissime sculture romane tratte dal fondo della Grotta azzurra? Nessuno se ne ricorda più. Sono rinchiuse nella Certosa di Capri, non in esposizione pubblica, perciò è cavie se non esistessero. Così lo Stato tratta le nostre cose: e 10 mi guarderò bene, dopo aver scoperto molti altri tesori in fondo al mare, di dire come sono e dove sono...». Gennai-ino Alberino, forse 11 più conosciuto sommozzatore caprese, ci fa queste confidenze in un caffè di Marina Grande, mentre aspetta Liliana Cavani, la regista che ha chiesto di lui e della sua barca per un giro «non convenzionale» attorno all'isola. Gennarino ha avuto un ruolo nel ritrovamento delle statue nella Grotta azzurra, anche se dice: «Sono stato molto ingenuo, alcuni di coloro che poi si sono attribuiti la scoperta, hanno carpito la mia buona fede. Ma è acqua passata, non parliamone più. Dì una cosa sono sicuro, non farò più certi errori. Piuttosto che avere una misera mancia dallo Stato o piuttosto di rivelare qualcosa di interessante a persone che poi tirano a fregarti, mi porto i miei segreti nella tomba: oppure li tengo in famiglia, confidati alla mia moglie americana e alle mie due figlie, Guendalina e Kimberly...-. — Lei sostiene che il mare di Capri conserva molti tesori? «Io conosco l'isola e il suo mare come le mie tasche, non c'è fondale che mi sia ignoto e per molti tratti anche lungo la penisola sorrentina so di certi posti dove sono sommerse alcune navi romane. Che c'è da stupirsi, del resto? Facciamo un esempio: nella sona del Golfo di Squillaci fu trovato un braccio di bromo della lunghesso di un metro e messo, appartenente a una enorme statua greca. Quel braccio è nel museo di Reggio Calabria da oltre ottan'anni, ma nessuno ha mai pensato sertamente di andare a cercare anche il corpo della statua al quale il braccio appartiene. In un Paese come questo, io dovrei rivelare quel che che so dei tesori sommersi di Capri?-. — Lei teme, soprattutto, di non ottenere l'adeguata ricompensa? «SI, anche questo è un discorso che faccio, sebbene non abbia bisogno di quattrini: mi cercano tutti, nella stagione estiva il mio autonomo lavoro di guida in mare e di pescatore è ben remunerato-. — Allora lei vorrebbe un po' di gloria, oppure che le si affidasse ufficialmente qualche campagna di ricerca sottomarina? « Questa prospettiva è quella che mi attrae di più. Con tutti i controlli delle autorità, con il patrocinio di uno o più enti pubblici, meglio se capresi, sarei in grado di tirar fuori dal nostro mare cose presiosissime. Naturalmente mi occorrerebbe qualche messo tecnico adeguato, per esempio una piccola piattaforma galleggiante e un potente aspiratore di fango-. — Che cosa potrebbe garantire? Quali ritrovamenti sarebbero possibili? « Conosco il luogo dove c'è una nave romana, a 80 metri di profondità. Ci sono già sceso da solo, con le bombole, per tirar su qualche anfora olearia e qualche altro reperto. E' adagiata nella sabbia fango¬ sa, se ne scorge l'intero profilo dei bordi superiori. A Capri ci furono Augusto e Tiberio, che dell'isola fecero la perla dell'impero. Perché quella nave (affondata per una tempesta probabilmente) non può ancora contenere qualche prezioso carico imperiale?-. — Ma che cos'altro conosce, lei, del monrio sottomarino caprese? •Non mi chieda di scendere nei dettagli. Però posso parlarle di una bellissima formella dì terracotta, un bassorilievo che adornava una stansa regale. Se ho trovato la formella ci sarà anche la stansa, no? E poi vasi molto belli, alcuni ancora decorati, conservati per secoli e secoli fra sabbia e fango. E poi altri oggetti, o altre scoperte entusiasmanti, come una grotta a pelo d'acqua con due alte volte unite da un cunicolo fabbricato dall'uomo, antico rifugio di pirati, sconosciuto a tutti. Ma non mi faccia parlare oltre, sono tutte cose che devo tenere solo per me Franco Giliberto

Persone citate: Liliana Cavani, Squillaci

Luoghi citati: Capri, Reggio Calabria, Riace