Haig annuncia la vendita all'Egitto di due reattori nucleari («pacifici»)

Haig annuncia la vendita all'Egitto di due reattori nucleari («pacifici») Il segretario di Stato: Tel Aviv è stata tenuta al corrente delle trattative Haig annuncia la vendita all'Egitto di due reattori nucleari («pacifici») DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK—In concomitanza con le elezioni israeliane, gli Stati Uniti hanno annunciato la fornitura di due centrali nucleari all'Egitto. Il segretario di Stato Haig ne ha parlato alla stampa, definendo l'accordo eglzio-americano «un modello» per lo sfruttamento pacifico dell'atomo. Haig ha smentito che la fornitura della centrale sia da collegare al raid israeliano su Baghdad del 7 giugno. «Non mette l'Egitto in condizione di fabbricare la bomba atomica» ha detto. .Non è una risposta né ali 'Iraq né a Israele». Il segretario di Stato ha invece espresso la preoccupazione americana «per un evento inquietante per II mondo islamico; l'esplosione di domenica a Teheran. « Non vi è stato nessun coinvolgimento americano nello scoppio — ha detto —. E' importante — ha aggiunto — che gli eventi in Iran si sviluppino senza interferenze. La nostra politica dì non interferenza si applica a tutte le aree in cui la situazione interna acuisce le tensioni internazionali e si presta a interventi esterni: Haig ha sottolineato che i contatti tra Egitto e Stati Uniti per la fornitura delle centrali nucleari erano in corso da alcuni mesi. L'accordo, ha detto, prevede anche la vendita agli egiziani di plutonio americano, ma contiene due salvaguardie contro la costruzione della bomba atomica. La prima è che gli Stati Uniti hanno il diritto di ritirare il materiale nucleare adoprato dalle centrali per impedirne il riciclaggio. La seconda è che, se non lo ritirano, l'Egitto può riciclarlo solo insieme e in un Paese scelto di comune accordo. Come noto, il riciclaggio è il punto di partenza per fabbricare una bomba. Nella controversia sulla centrale nucleare irachena, gli Stati Uniti hanno accusato l'Italia di aver fornito a Baghdad le attrezzature per realizzarlo. La salvaguardia del nostro accordo, ha detto Haig, è la dimostrazione che si può prevenire la proliferazione nucleare. Il segretario di Stato ha aggiunto che Israele è stata tenuta .costantemente al corrente» dei negoziati tra Washington e II Cairo: le è stato anzi offerto un accordo analogo, ma lo ha rifiutato. Come l'Iraq e al contrario di Israele, l'Egitto ha firmato il trattato di non proliferazione. Ufficialmente, il suo ingresso nel settore atomico è dovuto alla necessità di produrre energia elettrica. Il fatto che Haig abbia voluto personalmente discutere con i giornalisti sia dell'Egitto sia dell'Iran indica con quale attenzione il governo Reagan segue gli sviluppi nel mondo islamico. e c

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