Poveri boschi di betulle per stampare i miei libri

Poveri boschi di betulle per stampare i miei libri Parla Sandra Paretti, autrice di nove best-sellers Poveri boschi di betulle per stampare i miei libri nnzogno secondo Sandra icantatu 900); un ilicato il Dicono io bene; b forti», l». Dicoti della to : che -.a abbia almente no Sanisi è un io», dice inora di ), che si gentibi maline ha 46 idamenottanta , denta, fronte i Ursula uti. con ute mainglese ide, Ha ;lla vera tirle nel registratore, senza vedere occhi e capelli, possono poi sembrare risate un po' leziose. *Bi un nome che ha scelto il mio ■ editore. In tedesco suona molto bene». Il suo nome vero, sul passaporto, è un segreto? «iYo, ma non c'entra». Sul passaporto, che professione risulta? -Giornalista. E' una professione più pulita che non romanziere o narratore». Non. sarà vero, ma è una bella frase. • Non è una frase fatta. Io devo tutto al giornalismo. Pensi, venivo dall'Università di Monaco, avrei voluto fare la tesi.su Gottfried Benn, poi ne feci un'altra sul fiabesco in Kafka e Hoffmanstahl. Entrata in un giornale, mi dissero: "Vieni gii» dalle nuvole.'" e mi hanno insegnato a venir già. Dopo due anni di cronaca han cominciato a lasciarmi fare un po' di critica musicale. Sono anche diplomata al conservatorio. Poi è successo tutto in pochi giorni; un collega si è ammalato, l'ho sostituito nel re¬ portage per un matrimonio principesco, c'eran di mezzo gli Hohenzollern, e si è visto che ero bravissima a descrivere quegli ambienti. Han voluto che provassi a fare un romanzo a puntate. L'ho fatto. S'andato bene. Ne ho fatti altri nove. Adesso ho tempi diversi. Invece di un servizio in sei ore devo fare un romanzo in dodici mesi, ma si tratta sempre di sedersi alla macchina per scrivere. E' questione di professionalità». Sandra Paretti ha molti lettori. Lei, che non è Sandra Paretti, che libri legge? • Non leggo i libri di Sandra Paretti. Ho cominciato ad amare la lettura prima di saper leggere. Il mio primo grande amore è stato Adalbert Stifter. Poi sono arrivata a Dostoevskij. Ancora adesso mi dà i brividi. Io leggo Dostoevskij, altri leggono Sandra Paretti. Quel che conta è starsene soli, fermi, zitti, con un libro. E' il meglio, nella vita: star con un libro, in casa-. Che casa aveva, da ragazzina, quando amava Adalbert Stifter? • Una casa di artisti, poveri ma felici. Mio padre dipingeva, mia madre suonava. A Regensburg, Ratisbona, Alto Palatinato...». Segue una descrizione di Ratisbona che sembra uscire da un dépliant per turisti americani: la bellezza delle fontane barocche, la purezza della cattedrale gotica... Ma i libri di Sandra Paretti, anche se non li legge, le riempiono la casa, no? Nove romanzi tradotti in quindici lingue, ristampe, edizioni economiche: uno scaffale! •Li nascondo in cantina. Penso ai boschi di betulle distrutti in Finlandia per colpa di Sandra Paretti: per fare la carta, per sporcarla d'inchiostro...». Lei è un autore di grande successo, la scrittrice più letta in Germania e nei Paesi scandinavi; sta cominciando ad aver successo in Italia e in America. Non pensa di aver chiesto abbastanza alla sua professionalità? Non pensa di riposarsi, di fare altro? Sa come diclamo in Italia? «Pierino, cosa vuoi fare da grande?». •Non voglio diventare grande», colpo di nuca, ondeggiamento di capelli, sorriso. Niente risata questa volta. Occhi sognanti. A cosa sta pensando? •Domani a quest'ora sarò a Porto Santo Stefano per comprarmi un'altra barca. I need a new ship, devo cambiare yacht». Giampaolo Dossena Sandra Paretti

Luoghi citati: America, Finlandia, Germania, Italia, Regensburg