La terra arata col fuoco e i maccheroni per sconfiggere la malora

La terra arata col fuoco e i maccheroni per sconfiggere la malora Gli scritti di Sereni sull'agricoltura La terra arata col fuoco e i maccheroni per sconfiggere la malora E9 leggendo Terra nuova e buoi rossi che mi è tornato alla mente un episodio che risale all'inizio degli Anni 70. In quei tempi incontravo centinaia di contadini della campagna povera del Cuneese. Ero soltanto un ricercatore di storie di vita. Ma 11 montanaro Giuseppe Antonio Bruno, della classe 1892, che mi credeva almeno un agronomo, aveva compilato per me un * Programma improvvisato per la rinascita della montagna*: una dozzina di pagine scrìtte con la calligrafia malferma, incredibilmente ricche di proposte valide. Ho voluto rileggerle quelle dodici pagine cosi intessute di esperienza e di buon senso, ed ho ricevuto la conferma che sarebbero senz'altro piaciute ad uno storico sensibile ed attento come Emilio Sereni. Terra nuova e buoi rossi raccoglie quattro ricerche, quattro saggi che purtroppo non diventarono poi quella «Storia dell'agrìcol- tura» che Emilio Sereni si proponeva. Il primo saggio, dedicato alla pratica del debbio, inizia con questa storia narrata a Sereni da un boscaiolo della Sila: «C'era ci tempi antichi un contadino di queste parti, carico di figli e di miseria. E di anno in anno i cattivi raccolti mandavano le cose di male in peggio, finché il contadino, disperato, decise di rivolgersi al mago Salomone. Sentiti i guai dei raccolti sempre più cattivi, Salomone subito rispose: "Per te, figlio mio, ci vogliono terra nuova e buoi rossi"*. E' partendo da questo aneddoto che il Sereni affronta il tema dell'abbruciamento del bosco e del sottobosco, una pratica che tendbva e tende a conquistare alla foresta una terra vergine, molto fertile, la terra appunto «da arare con il fuoco e con la fiamma*. Il secondo saggio ricostruisce la storia della vite e del vino fin dalle orìgini, attraverso lo studio dei reperti archeologici (ad esemplo, ì vasi potori di provenienza micenea nell'Italia meridionale), ed utilizzando le fonti della scrittura e_ della botanica Il terzo saggio. «La circolazione etnica e culturale nella steppa euroasiatica. Le tecniche e la nomenclatura del cavallo» è un frammento di storia vivo come un racconto. Ma sono forse le *Note di storia sull'alimentazione nel Mezzogiorno: i Napoletani da mangiafoglia a mangiamaccheroni* il capitolo più curioso e divertente. Terra nuove e buoi rossi è un testo di storia tutto impregnato di discorsi specialistici e di alta cultura. Ma nel contempo è un libro leggibilissimo. La pre¬ sentazione di Renato Zangheri. scarna, essenziale, ha il grande pregio di offrire una valida chiave di lettura anche ad un lettore sprovveduto come il sottoscrìtto. Quel che sorprende è come il Sereni — applicando una metodologia di scavo originale ed inedita che utilizza le fonti più diverse (archeologiche, linguistiche, ecc.) — riesca sempre a privilegiare non i fatti tecnici dell'agricoltura ma i rapporti sociali, l'uomo. In un Paese come il nostro — dove purtroppo il problema dell'agricoltura è ancora giudicato di marginale interesse, dove la questione contadina cade spesso nelle mani di politici incolti e miopi — l'opera di Emilio Sereni suona come un richiamo alla riflessione, alla ricerca impegnata, alle scelte meditate. Non ha senso che piangiamo ogni tanto sulla nostra bilancia dei pagamenti spaventosamente negativa, senza correggere i molti errori di fondo antichi e recenti, senza impedire che prevalgano l'incultura, la superficialità nelle scelte, la gestione elettoralistica dei problemi. Nel corso di questi ultimi vent'anni la cosiddetta «rivoluzione industriale» ha sconvolto il mondo delle campagne, costringendo milioni di contadini a scegliere l'industria, a scegliere la fabbrica come unica fonte di un reddito accettabile. Abbiamo assistito cosi non più al solito esodo, ma ad una vera e propria •deportazione di massa» dal Sud al Nord che ha lacerato nel profondo il tessuto sociale di intere regioni italiane. Ormai non esiste più spazio per altre scelte sbagliate. Se l'agricoltura non diventerà presto un nodo politico importante, faremo arrivare dall'estero anche gli spinaci selvatici e la legna da ardere. Nato Revelli Emilio Sereni, Terra nuova • buoi rosai. Einaudi, 416 pagine, 15.000 lire.

Persone citate: Einaudi, Emilio Sereni, Giuseppe Antonio Bruno, Renato Zangheri, Revelli, Sereni

Luoghi citati: Italia