Un succo d'alfabeto e una spremuta con cinque vocali di Giampaolo Dossena

Un succo d'alfabeto e una spremuta con cinque vocali Il miniabbecedario Un succo d'alfabeto e una spremuta con cinque vocali CONTINUANO ad arrivare lettere per i giochi proposti 1*11 aprile e spiegati il 16 maggio. Si son messi tutti a girare con la «ruota». Chi per caso butta l'occhio su questa rubrica senza aver letto le puntate precedenti dirà che siamo matti. Infatti, andiamo in ordine alfabetico. Come Dicembre evoca freddo, gelido humus, il limpido Marzo non ostacola processi qualsiasi: rigogliosamente sviluppa. Talché, ubertose vivide zolle Aprile bagna. Franca Bissolati. Cremona. Federico Giorgio Hàndel: introdusse larghi movimenti nell'orchestrazione; produsse quasi rappresentazioni sacre. Trasfigurò un Vivaldi zuccheroso; anticipò Beethoven concertando drammi eroici. Nedelia Tedeschi, Torino. Himalaiana italianizzata, la mia nonna ordinò per quella rigida stagione tre uniformi vagamente zariste, aggiungendovi bellissimi copricapi di ermellino fulgidamente guarniti. Piergiuseppe Menietti, Torino. Pensiero quindi rituale: sono troppo uomo, vedi. Zitto. Ascolta. Brani cupi d'esistenza. Forse, grande hegeliana ideale la morte non oserà. Andrea Molini. Torino. Questa rubrica sensazionale! Tuttolibrì, un vero zoo! Ah, bisogna chiarire... di eccellenti, fantastici giochi. Ha il lato migliore nell'off rire proposte. Virgilia Maf f iodo, Torino. .. Questa signora o signorina Virgilia non fa economia di elogi nemmeno passando al secondo gioco, ma ci prende anche un po' in giro, a suon di banda: Questa rubrica è adatta per emergere. Gli indici di gradimento saranno alle stelle. L'oroscopo lo prevedeva. Zumzum! Teniamo in serbo per un'altra volta le complicazioni studiate da Roberto Pepino (Torino) e dal famoso M.P.C., «un signore padovano». Adesso, in questo preciso momento, basta giocare. Facciamo la faccia di Blister Keaton. Discutiamo a bocce ferme. Avevamo chiesto: secondo voi, che giochi son questi? Come li dobbiamo chiamare? Domenico Dona (Bari) si ricorda che il gioco n. 1 fu proposto nel febbraio del 1977 su .Linus.. rubrica dei Wutki, col nome di •acrostico panalfabetico». Lo trova improprio. Questo, dice Domenico Doria, ha radici antichissime: si trova in forme complesse nella Bibbia, lo rifece Sant'Agostino, ne andavano pazzi Commodiano, Venanzio Fortunato, Beda, Paolo Diacono, Paolino d'Aquiieia e altri, tra cui infiniti anonimi. Basta guardare una buona enci¬ clopedia: questo gioco ha il nome semplice e autorevole di abbecedario. Se costretto in 21 parole, miniaturizzato in una frasetta come abbiamo fatto noi, dice Domenico Doria, si può chiamare microabbecedario o miniabbecedario. Propone invece alfacrostico Franco Mondello (Biella), «tenendo conto che si tratta di un acrostico di tutto l'alfabeto.. Quel Bruce Merry (Johannesburg) che abbiamo visto l'altra volta intento al gioco, quando solleva la testa e cerca di etichettarlo, dice: .Frasi aerostiere con sole parole consecutive a progressione alfabetica.. E' un po' terroristico, e forse è una definizione, più che un nome. Infine Alfredo Giuntoli (Torino) ci scrive una lunga, bellissima lettera sulVAlfabeto dei villani pubblicato dal Lovarini negli Antichi testi di letteratura pavana (Bologna, 1894). 10 proporrei, per oggi, che questo gioco lo chiamiamo miniabbecedario, e diamo per sottinteso che è un gioco estremamente serio, con una bibliografia tremenda alle spalle. Passiamo al secondo gioco, di cui oggi abbiamo citato solo l'esempio col zum zum di Virgilia Maf f iodo. Per questo gioco Piero P. (Sanremo) propone «progressioni monovocaliche». «Monovocalico» è giusto; la «progressione» non c'entra mica tanto. Sembra si tratti di ricerca di parole monovocaliche e di costruzione di frasi con parole monovocaliche. Costruire frasi brevi (regola prima) e sensate o spiritosamente insensate sulle cinque palafitte di cinque parole monovocaliche risulta difficile. Quella che in ordine di tempo è la prima operazione, cioè la ricerca dì parole monovocaliche, risulta già più facile. Si tratta di fissare livelli minimi e tendere a livelli massimi. Ma se gli oh blu sono parole monovocaliche che dan poco sugo, santa sempre pini e probo non ne danno tanto di più. Forse rientra dalla finestra la definizione di Pietro P. se diciamo ma santa patata, è sempre fetente, i pini minimi, oh probo nostromo... Si può far di meglio. Quanto a livelli massimi (Franco Mondello parla di «maxi-parole») credo che li abbiamo già raggiunti o ci siamo molto vicini, con 5 A iassatanata). 7 E {effervescentemente). 6 I (disinibisciti). 5 O (ormonologo). 5 U <cuccuruccuccù). 11 grande lavoro sarebbe cercar di superare questi record. Si può arrivare a 71 con sifiliticissimi, a 8 I con indivisibilissimi. Ma allungar aggettivi con plurali maschili cavandone superlativi assoluti non è molto sportivo. Come anche allungar aggettivi in caccia di E cavandone avverbi in -mente. Sarebbe già un buon risultato mettere insieme una collezione di altre pa¬ role che rispettino i record attuali: 5 A: abracadabra, anagrammata, spaparanzata... 6 I: indivisibili, ristizzìscitici (abbi stizza nuovamente perciò)... 5 0: fotocomposto... Sarebbe onorevole anche mettere insieme mazzetti di parole che stiano poco al disotto dei livelli massimi. Precedentemente è un buon 6 E. Ciribiribln (che bel faccin) è un buon 5 I. Nedelia Tedeschi ha trovato un ex-eccellenze che è un buon 5 E. Una volta trovate, queste parole diventano res nullius, tutti dicono: «Certo, come no? Ex-eccellenze son 5 E, e allora?». Ma dovete provare voi, a trovarle, parole cosi! Molte fra le parole monovocaliche viste sin qui le ha trovate Maria Stella Sernas (Roma), che ha poteri quasi magici. «Disinibisciti» è di Marco Torello (Torino). Dunque c'è ancora molto da fare, anche in territori diversi da quelli che abbiamo arato sinora. Van bene i cognomi (Vallanzasca). i nomi di luogo {Arcavàcata), i nomi e cognomi di qualche notorietà (Barbara Cartland) o documentabili (elenco del telefono, atto di nascita). Van bene i nomi letterari (Bulubù di Bontempelli. Gurdulù di Calvino). Poi. consideriamo 1 .attanagliata, di Donatella Marocco Stuardi (Torino) che avevamo lasciato in sospeso l'ultima volta. Graficamente, oltre a 5 A c'è anche una I. Ma fonicamente son solo A. Fonicamente, han solo A. e ne hanno 7 e 9. un mezzo verso di D'Annunzio, .dalla pacata faccia., e lo slogan .Fanta, l'aranciata d'arancia.. Per tornare alla letteratura, le A son 5 (graficamente pulite) quando Catullo dice .cacata charta.... Ultima possibilità: sconfinare, inventare parole che non si trovino nei vocabolari. Se per esempio maramaldata è azione da Maramaldo (i vocabolari registrano maramaldeggiare : Gadda diceva maramaldesco e maramaldoso). un'azione quasi da Maramaldo sarà una paramaramaldata. e sarà una fantaparamaramaldata ove abbia luogo in contesto fantascientifico. Queste paro le sono di Mario Napoleoni (Milano). Scrivete a Tuttolibrì. Redazione giochi, via Marenco 32. Torino. Giampaolo Dossena