Presa una coppia che incassava assegni rubati per 500 milioni

Presa una coppia che incassava assegni rubati per 500 milioni La truffa, che durava da tempo, smascherata dalla polizia Presa una coppia che incassava assegni rubati per 500 milioni Luì, colpito da tre mandati dì cattura; lei, specializzata nel presentarsi in banca con documenti falsi - Il furto compiuto in maggio alle Poste di Roma La polizia ha arrestato un uomo e una donna che stavano incassando assegni circolari per oltre mezzo miliardo rubati alle Poste di Roma. Un lavoro investigativo abile che ha permesso di assicurare alla giustizia un truffatore incallito colpito da tre ordini di cattura e la complice, -assunta a percentuale- per effettuare gli Incassi. Si tratta di Natale Millemaci, 38 anni, con residenza in via Maria Ausiliatrice 54 ma da tempo -uccel di bosco- per sottrarsi a tre mandati di cattura: il primo per associazione per delinquere, contrabbando e bancarotta fraudolenta; un altro per furto, truffa e ancora associazione per delinquere e il terzo per violazione alle leggi fallimentari. La donna, sposata e separata, è Cristina De Paola, 23 anni, via Viù 5. Cercando lavoro aveva conosciuto il Millemacl che l'aveva convinta a -collaborare- con lui, dietro pagamento di una percentuale sul denaro che riusciva a -incassare-. Ogni volta le procurava una carta d'identità nuova, naturalmente falsa, sulla quale lei metteva la sua fotografia. Un « tandem- attivissimo che in pochi giorni è riuscito ad incassare 2.900.000 lire. L'istituto bancario preso di mira è il Banco di Sicilia. La banca deve compilare per conto di una società romana assegni circolari per il pagamento dei propri marittimi in navigazione. Una parte di questi assegni, spediti attraverso l'ufficio San Silvestro di Roma, sono spariti in due riprese: nei primi di maggio e all'inizio di giugno. In tutto 682, ciascuno fra le 600 e le 700.000 lire: erano destinati ad altrettante famiglie di marinai. Uno di questi assegni è stato regolarmente in¬ cassato, il 15 giugno, presso l'agenzia del Banco di Sicilia di via Po. Essendo un effetto bancario esigibile a vista, il cassiere non ha avuto sospetti quando la donna si è presentata con la carta d'identità intestata ad Anna Manela, di Torino, che corrispondeva al nome cui era destinato l'assegno. Soltanto durante le registrazioni presso la banca centrale ci si è accorti che era stato rubato. Rubati erano pure altri assegni, tutti incassati a Torino nelle filiali di corso Vinzaglio, corso Francia, corso Giulio Cesare, via Venaria. Della denuncia si sono interessati il dott. Raffaelli che comanda il nucleo di polizia giudiziaria di via Verdi e il brigadiere Manunza. Con una serie di appostamenti gli investigatori sono riusciti ad individuare la truffatrice mentre ritornava in banca, ma anziché intervenire immediatamente l'hanno pedinata. Cristina De Paola, elegantissima, non s'è accorta di nulla e ha cosi portato i due poliziotti dal -principale- che l'attendeva in un bar di corso Principe Oddone e gli ha consegnato i soldi incassati tenendosi come al solito il dieci per cento. L'uomo stava dileguandosi con la sua «124» sport quando è stato bloccato. Sicuro di sé ha esibito una patente falsa rubata a Cremona. Portato in via Verdi con la donna, è presto venuto fuori il nome di Natale Millemaci. Ora il vicequestore Berardino ha esteso le indagini per scoprire l'intera organizzazione e i responsaoili dei due furti nell'ufficio postale di Roma. Intanto ha arrestato i due per ricettazione, tentata truffa, falso e per l'uomo anche per guida senza patente. Natale Millemaci e Cristina De Paola, arrestati

Persone citate: Anna Manela, Berardino, Cristina De Paola, Manunza, Raffaelli

Luoghi citati: Cremona, Roma, Torino