Moro batte la Juve su rigore

Moro batte la Juve su rigore L'Ascoli ha vinto la fiacca finale del torneo di Capodanno Moro batte la Juve su rigore Realizzando a 8' dal termine un penalty «inventato» dall'arbitro Tonolini, il centrocampista si è congedato dal pubblico marchigiano - In precedenza reti di Trevisane!!© e Tardelli - Caldo soffocante, Brady il più lucido dei bianconeri Ascoli Juventus 2 1 ASCOLI: Pulici; Anzi vino, Boldini; Bellotto, Gasparini, Perico; Trevisanello, Moro, Anastasi, Scanziani.Torrisi. JUVENTUS: Zoff; Gentile, Cabrini; Furino, Brio, Scirea; Marocchino, Tardelli, Bettega, Brady, Panna. Arbitro: Tonolini. Reti SO' Trevisanello, 69' Tardelli, 82'Moro (rigore). Spettatori 9 mila circa di cui 8550 paganti per un incasso di 39.487.000 lire. DAL NOSTRO INVIATO ASCOLI — Un rigore .inventato- dall'arbitro milanese Tonolini. e trasformato all'82' da Moro, ha dato all'Ascoli la prima, e forse l'ultima. Coppa d'oro della Lega, torneo di Capodanno. La Juventus ha cosi chiuso con una sconfitta (1-2) la stagione ufficiale. I juventini debbono ancora disputare due amichevoli, giovedì a Sanremo e sabato a Cremona, ma per loro è tempo di vacanze, dopo una stagione stressante, culminata con la conquista del 19" scudetto. L'orgoglio non è bastato agli uomini di Trapattoni — seguiti in questa trasferta da un centinaio di tifosi venuti direttamente da Torino — per capovolgere un risultato, che l'arbitro, più dell'Ascoli, ha determinato. I marchigiani avevano sicuramente qualche motivazione in più per conquistare questo trofeo, cogliendo anche un risultato di prestigio, mentre la Juventus era deconcentrata. Lampi di classe di Brady. qualche geniale e sfortunato spunto di Bettega. lo slancio di Tardelli e la generosità di Furino non sono state sufficienti per piegare l'Ascoli, che si era portato in vantaggio con Trevisanello (50') e. dopo il pareggio di Tardelli (69'), ha beneficiato di un discusso e decisivo penalty che proprio Moro, nella serata del congedo, ha siglato. Sotto un sole feroce, malgrado le prime ombre della sera, si è «consumata» l'estemporanea finale del torneo di Capodanno. Malgrado la presenza della Juventus, neo campione d'Italia, la partita non aveva esercitato un gran richiamo, proprio come era capitato già nella fase eliminatoria di questa discussa manifestazione che era servita, in gennaio, da «tappabuchi» nella lunga sosta al campionato imposta da) «Mundialito». n presidente della Lega. Righetti, vedendo lo scarso pubblico (circa 8 mila spettatori, con magro incasso, che verrà destinato ai terremotati della Basilicata e della Campania) diceva che è sempre più difficile -riempire gli spazi morti della stagione». Perfino ieri gli ascolani hanno preferito il vicino mare al calcio. Eppure non mancano motivi di interesse (Juventus a parte) come l'addio di capitan Adelio Moro, passato al Milan dopo cinque stagioni nelle Marche: prima del via gli avevano dato una medaglia d'oro in ricordo, oltre al trofeo per il miglior rifinitore che il «regista» si è aggiudicato per la terza volta consecutiva. All'applauso del pubblico. Moro rispondeva lanciando in tribuna e poi in curva mazzi di fiori. La Juventus (in divisa blu) era scesa in campo intenzionata, nonostante tutto, ad onorare l'impegno ma il clima non consentiva né agli uomini di Trapattoni, né all'Ascoli di sviluppare ritmi elevati. Lo stesso tono agonistico era inevitabilmente non d'alto livello. A singhiozzo, però, qualche buona combinazione la si vedeva, anche perché le due squadre giocavano a viso aperto. Per la verità l'Ascoli, più per timore reverenziale, era partito un po' «abbottonato», poi vedendo che la Juventus non era irresistibile. dava vita ad alcune azioni incisive e per Zoff cominciava un certo lavoro. Prima su un sinistro da una ventina di metri di Anastasi. un ex juventino che si batteva con puntiglio, poi su un fendente rasoterra di Trevisanello. Zoff non si lasciava sorprendere ed era piazzatissimo quando, su corner battuto da Trevisanello. Scanzianì di testa gli indirizzava sotto la traversa un pallonetto maligno. Brady a centrocampo era l'unico ad avere le idee chiare ma non trovava grossa collaborazione da parte dei compagni ed il tempo si chiudeva con una grossa occasione per la Juventus al 44'. Bettega intercettava un passaggio errato di Scanzianì e serviva Marocchino il cui tiro, telefonato, si spe- gnava nelle braccia di Pulici. Ripresa. Prima del via le due squadre osservavano un minuto di silenzio in memoria della tifosa dì S. Benedetto del Tronto morta in seguito alle ustioni procuratele dall'incendio verificatosi domenica scorsa in occasione della partita Sanbenedettese-Matera. Riprendeva il gioco e la Juventus dava l'impressione di premere sull'acceleratore e con Brady sì avvicinava al gol ma il tiro dell'irlandese, dopo la sponda di Bettega. era respinto da Pulici. Andava a segno, invece, l'Ascoli al 50' con Trevisanello. Panna intercettava involontariamente un passaggio di Brady diretto a Tardelli, sulla tre quarti campo ascolana, e si sviluppava il contropiede dei padroni di casa: Trevisanello superava Scirea. scambiava con Moro e, dal vertice dell'area di porta, insaccava all'incrocio dei pali. Subito il gol la Juventus reagiva ma in maniera poco lucida. Gentile si faceva ammonire per proteste (54') e Trapattoni decideva di inserire Causio al posto dello spento Marocchino. Sullo slancio del vantaggio era ancora l'Ascoli, con un tiro di Bellotto, ad impegnare Zoff in una parata in due tempi. Dopo un salvataggio un po' avventuroso di Zoff e dopo una «incornata» di Bettega di un soffio a lato, la Juventus al 69' pareggiava. Brady apriva verso Gentile che difendeva con grande accanimento il pallone e, dal fondo, scodellava sotto porta un bel traversone per Tardelli che. con un tuffo di testa acrobatico, eludeva il disperato intervento di Pulici e segnava. Al 77' un magnifico «assist» di Causio pescava Cabrini il cui pallonetto scavalcava Pulici ma si perdeva sul fondo. E all'82' il colpo di scena. Causio affrontava di spalle in area Perico che cadeva a terra e l'arbitro accordava il penalty in favore dell'Ascoli. Una decisione davvero sorprendente per un fallo più che veniale. Inutili le proteste dei juventini: Moro dal dischetto, con una finta, trasformava. Piena di rabbia la Juventus aveva ancora l'occasione per pareggiare con Bettega il cui pallonetto era intercettato (dentro o fuori la linea di porta?) da Anzivino che liberava. Furino protestava e veniva ammonito. Anche Tardelli (proteste) riceveva il cartellino giallo dell'arbitro all'87' dopo che l'Ascoli aveva sostituito, un minuto prima, Torrisi con Mancini. Allo scadere Mazzone faceva entrare Gibellieri al posto di Anastasi ed era l'ultimo fatto di cronaca, prima della premiazione. Bruno Bernardi Liam Brady fra i migliori nella Juventus ad Ascoli (Foto Papi)