Il pri nella giunta piemontese dopo le elezioni di domenica?
Il pri nella giunta piemontese dopo le elezioni di domenica? La proposta dei socialisti quasi certamente accolta dai repubblicani Il pri nella giunta piemontese dopo le elezioni di domenica? Il nuovo ruolo del psi nei governi locali - Divergenze con i comunisti sulla politica urbanistica a Torino - Domani incontro con la Fiat - Per de e pli il voto del 21 giugno è un test limitato Ci sono novità, nel governo della Regione? Dopo l'ingresso dei socialdemocratici nella giunta piemontese, toccherà, forse, ai repubblicani decolorare ulteriormente l'iniziale maggioranza di sinistra, composta nell'estate di un anno fa da pei e psi con l'appoggio esterno del pdup. La risposta del pri alla proposta dei socialisti di entrare in giunta «è imminente». Negli ambienti interessati, sottovoce, si dice che sarà positiva. La si avrà dopo le elezioni amministrative parziali di domenica prossima? Che qualcosa stia avvenendo all'interno della maggioranza è certo. L'allargamento dell'attuale giunta regionale a un altro partito laico democratico rappresenterebbe una crescita di peso dei socialisti nei confronti dei comunisti; i due partiti governano gran parte degli enti locali piemontesi. Anche le proposte rese note proprio l'altro ieri, del psi torinese sulla politica urbanistica confermano l'esistenza di un modo diverso di voler affrontare i problemi. Il documento socialista chiede una verifica sui principali temi del progetto di Torino per gli Anni 80. Riguarda la dislocazione dei centri direzionali Fiat, degli uffici giudiziari, l'utilizzo di aree che eventualmente saranno lasciate libere dall'azienda automobilistica, gli interventi per la casa. Sono proposte che di fatto impongono un riesame e, forse, una modifica del programma della giunta comunale, recentemente approvato dai partiti di maggioranza in Consiglio. Domani, a Palazzo Civico, ci sarà un incontro con la direzione della Fiat. In questo quadro si inseriscono le elezioni amministrative di domenica e lunedi prossimi. In diciannove Comuni piemontesi si andrà alle urne per il rinnovo dei consigli comunali. Sono per lo più centri piccoli, soltanto Borgomanero (in provincia di Novara), Racconigi (Cuneo) e Valle Mosso (Vercelli) hanno più di cinquemila abitanti. Le segreterie regionali dei vari partiti sono concordi nel dire che per la nostra regione il test elettorale è troppo limitato per poter trarre indicazioni utili. •1 segnali sulle scelte da farsi — dice 11 segretario regionale del psi. Trovati — li ricaveremo dal voto nelle grandi città italiane. In Piemonte la consultazione riguarda paesi piccoli, dove conta più il giudizio del cittadino sul candidato che non sui partiti. La stessa campagna elettorale denuncia minor interesse rispetto c. quelle passate. Il nostro congresso ha creato attenzione, ma i recenti fatti nazionali hanno frastornato la popolazione'. Anche per il segretario regionale de, Giordana, il Piemonte risentirà del risultato elettorale di altre grandi città, ma non di quello dei nostri Comuni. «77 test è limitato — afferma —. Da parte dei cittadini prevarranno scelte politiche locali. Nei centri dove si vota con il sistema maggioritario, poi, sono state formate liste miste, per cui non si è condotta una campagna di propaganda molto partiticizzata*. Il pri è il partito su cui sono puntate le maggiori attenzioni. Ai repubblicani è stato proposto, da parte dei socialisti, di entrare in giunta. Come detto, da più parti si sostiene che l'invito è stato ben accolto. «La -riposta è imminente — dice il segretario regionale, Algranatl —. Non è legata al responso in Piemonte del 21 e 22 giugno. Tolto il Comune di Borgomanero, le consultazioni so¬ no di tono esclusivamente locale. In genere non abbiamo presentato liste con il nostro simbolo». Il psdi piemontese sostiene che la verifica politica più importante l'ha già avuta con il voto sui referendum. mi cittadini hanno confermato la validità delle nostre scelte — afferma il segretario regionale. Boienti —. Ora il test regionale è troppo ridotto. La campagna elettorale è in ribasso, forse perché la gente è distratta dalle vicende nazionali. Il mio partito, comunque, resta attento a ogni responso. In particolare a Borgomanero attendiamo indicazioni per il futuro: faremo alleanza sulla base dei programmi sema preclusione nei confronti di questo o quel partito». Per il msi avrà valore il risultato complessivo, a livello nazionale. Un voto importante per i Comuni interessati, ma che non procurerà scosse al quadro politico regionale. Que¬ sto è il giudizio del pli. presente con proprie liste nei centri maggiori. 'Il quadra politico regionale — dice il consigliere regionale Attilio Bastianini — e l'attuale assetto di maggioranza potranno invece essere influenzati dall'esito del voto nazionale: un test importante non solo per il numero degli elettori consultati, ma perché si andrà alle urne in città come Roma, Bari e Genova'. Il pli leggerà con particolare attenzione i risultati liguri, "regione dove, in condizioni non diverse dal Piemonte, opera una giunta laica'. Bastianini aggiunge: «Se il voto di Genova premierà i partiti che compongono quel governo, allora il vento di mare potrà superare l'Appennino e cambiare il clima della Regione Piemonte». Per il pei il voto del 21 giugno in Piemonte sarà determinante per la vita di alcuni Comuni, ma non come test politico più generale. «77 pei dà sempre valore alle consultazioni — dice il segretario regionale Guasso —. Abbiamo svolto con impegno la campagna elettorale, ma trattando sempre temi locali. I Comuni interessati sono troppo piccoli per essere indicativi a livello regionale». Eventuali cambiamenti a livello di giunta piemontese per il pei non saranno conseguenti al risultato elettorale in questi centri. Da tempo si parla di un ingresso in maggioranza dei repubblicani. Lo porterà l'estate? «TVoz non abbiamo preclusioni verso il pri — precisa Guasso — se c'è l'accordo programmatico. Ma vogliano sottolineare che si deve fare tutto alla luce del sole, non ci devono essere da parte di alcuna forza obiettivi occulti, oggi la maggioranza in Regione c'è, è stabile, non è più quella del 75/ '80. Il lavoro della giunta si sta già concretizzando». I.b.
Persone citate: Attilio Bastianini, Bastianini, Boienti, Giordana, Trovati
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