Fermi negli Usa 45 miliardi «L'Italia non sa spenderli» di Ennio Caretto

Fermi negli Usa 45 miliardi «L'Italia non sa spenderli» I fondi stanziati dall'America per il terremoto Fermi negli Usa 45 miliardi «L'Italia non sa spenderli» NEW YORK — Lo scorso dicembre, il governo Usa ha stanziato 50 milioni di dollari, oltre SO miliardi di lire, per le vittime del terremoto nel Meridione; ma oggi, cinque mesi più tardi, solo quattro milioni di dollari, un dodicesimo circa, sono arrivati a destinazione, «per colpa — ha dichiarato un portavoce del governo — della burocrazia italiana.'). Complessivamente, gii aiuti economici americani hanno superato gli 85 milioni di dollari, oltre 85 miliardi di lire; una parte minima è stata tuttavia impiegata in aiuto dei terremotati «tra gravi episodi d'inefficienza — ha continuato il portavoce — sebbene 250 mila persone rimangano senza tetto». La notizia, che getta un'ennesima ombra sul nostro Paese in un momento reso molto incerto dallo scandalo della P2. è stata data ieri dal New York Times, in un articolo datato New York. Nell'articolo, l'autorevole quotidiano fa riferimento al Belice, per indicare che il terremoto potrebbe dar vita a nuove manifestazioni di corruzione politica, e di incapacità amministrativa. Il quotidiano ha scritto che l'agenzia per lo sviluppo internazionale, una succursale del Dipartimento di Stato, trattiene ancora 45 milioni di dollari, oltre 45 miliardi di lire «che saranno inviati in Italia appena il governo italiano avrà stabilito che farne». Intervistato il direttore dell'agenzia, James Phippard, il New York Times ha indicato che «tf ritardo potrebbe continuare». Riferendosi, quindi, a dichiarazioni del vicegovernatore dello Stato di New York, Mario Cuomo, il giornale ha suggerito che la procedura migliore potrebbe essere quella di rivolgersi direttamente ai paesi disastrati. Cuomo ha fondato un comitato chiamato «Assistenza al terremoto italiano» (da cui attività — ha detto — è stata frustrata finora dalla burocrazia romana». Nell'articolo si fa notare che mancano ancora, da parte di Roma, direttive precise sulle date e la portata della ricostruzione dell'area colpita dal terremoto. A parere di Cuomo, potrebbe aver pesato sul ritardo «una prevenzione storica contro lo sviluppo del Sud». Cuomo ha dichiarato che «occorre una pressione congiunta di tutti gli organismi americani interessali», perché si sbrogli la matassa. Il vicegovernatore dello Stato di New York non è il solo ad aver assunto questo atteggiamento. Il direttore di un altro di questi comitati, «Adottare», Keith Drake, ha già seguito la seguente strada: egli ha stabilito contatti tra le città sorelle italiane e americane, in modo da scavalcare i cana¬ li burocratici. Ennio Caretto

Persone citate: Cuomo, James Phippard, Keith Drake, Mario Cuomo

Luoghi citati: America, Italia, New York, Roma, Usa