Milano: al Politecnico si vota per il rettore

Milano: al Politecnico si vota per il rettore Milano: al Politecnico si vota per il rettore " MILANO — Al Politecnico. il 1° luglio, elezioni per il nuovo rettore: se nessun nome raccoglierà la maggioranza assoluta, le votazioni si ripeteranno, a distanza di sette giorni, fino a quando un docente avrà ottenuto la maggioranza relativa. Due i candidati autori di rispettive 'lettere-documento' recapitate al loro elettorato: il professore Luigi Dadda, rettore uscente, eletto per la prima volta nove anni or sono e rieletto allo scadere di ogni triennio, ed il professor Bernardo Secchi, preside della facoltà di architettura e docente di urbanistica. «Afa la diversità delle rispettive posizioni riguarda il modo, più che le linee, con cui gestire la vita e i problemi del Politecnico', spiega un loro collega. Dell'ateneo milanese, le esigenze principali sono dovute alla scarsità di risorse e all'inadeguatezza delle strutture. Per esempio, ogni studente ha a disposizione otto metri quadrati (invece le facoltà tecniche costruite in questi anni ne prevedono ben trentacinque) e il rapporto numerico fra personale docente e quello tecnico sta avviandosi a diventare pari (mentre in parecchie qualificate università straniere è di circa tre a uno). C'è poi il problema della presenza del Politecnico di Milano nella vita culturale cittadina, regionale e nazionale fino a non molti anni or sono incisiva — cosi come ha testimoniato anche una recente mostra — poi, mano a mano, sempre più ristretta. Un'assemblea di docenti che si è svolta venerdì scorso ha auspicato un'operazione di rilancio del prestigio e della funzione del Politecnico. Questa passerà anche attraverso un coordinamento 'maggiore e trasparente' dei vari organi di gestione. o. r.

Persone citate: Luigi Dadda

Luoghi citati: Milano