Useranno la dinamite nel pozzo maledetto

Useranno la dinamite nel pozzo maledetto Useranno la dinamite nel pozzo maledetto ROMA — La pioggia caduta abbondante negli scorsi giorni su tutta la provincia ha rallentato sensibilmente i lavori a Vermicino (Frascati) per recuperare il corpo del piccolo Alfredo Rampi, 6 anni. La gigantesca trivella della «Geosonda» ha ormai raggiunto la profondità di 48 metri. Il lavoro procede con enormi difficoltà a causa dello strato duro di roccia: la trivella scava circa un metro di materiale ogni due ore e per toccare la profondità di oltre 61 metri — dove si trova il cadavere di Alfredino — ci vorranno ancora, salvo possibili imprevisti, alcuni giorni. Dopo i 48 metri, infatti — secondo i sondaggi compiuti dai tecnici — dovrebbe trovarsi uno strato di un paio di metri di terreno abbastanza morbido dove la trivella può scendere senza eccessive difficoltà. Poi, oltre i cinquanta e fino ai 60 metri, dovrebbe esserci un tratto durissimo di pietra lavica. Se la trivella dovesse incontrare una resistenza eccessiva, i tecnici potrebbero impiegare microcariche di dinamite per frantumare la roccia e spianare così la strada verso la quota fissata. Una seconda ipotesi di lavoro è l'impiego di liquido dirompente, fatto arrivare giovedì da Como: il volume di questo liquido aumenta nel pozzo di servizio fino ad esercitare una pressione di mille tonnellate per metro quadrato necessaria a sbriciolare la roccia. Una squadra di minatori della «Salvine» di Grosseto si è messa a disposizione dei tecnici: scaveranno il tunnel orizzontale che dovrebbe sbucare proprio nel punto dove si trova il bambi no, imprigionato dal fango nel pozzo artesiano. Il corpo di Arredo Rampi è anche avvolto dal ghiaccio formato dalla continua immissione nel cunicolo di azoto liquido per ritardare il processo di decomposizione.

Persone citate: Alfredo Rampi

Luoghi citati: Como, Frascati, Grosseto, Roma, Vermicino