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Il fratello di Gava sfugge all'arresto Accusato di una truffa a Napoli Il fratello di Gava sfugge all'arresto NAPOLI — Rosario Gava, 40 anni, fratello del ministro per i Rapporti con il Parlamento, è sfuggito all'arresto ordinato nei suoi confronti per una tentata truffa di oltre un miliardo. Il suo avvocato, Mario Tuccillo, ha assicurato che il ricercato si costituirà oggi alle carceri di Cassino o di Serra. La truffa sarebbe stata tentata nei confronti di un gruppo di società di assicurazioni facenti capo alla «Milano», con cui Rosario Gava, insieme ad altri soci, aveva stipulato una polizza per un miliardo e 45 milioni relativa ad un carico inesistente di capi di abbigliamento su una nave, la «Elmeril», anch'essa assicurata per 200 milioni e naufragata il 21 marzo 1980 al largo dell'isola di Malta. L'operazione di polizia giudiziaria è stata condotta dalla Guardia di Finanza. Gli agenti, ieri mattina, hanno arrestato tre persone: Luigi Quaranta, 60 anni, Rosario Marrochelli, 40 anni e Camillo Gargano, 40 anni. Risultano latitanti altre quattro persone. Tutti quanti erano soci o amministratori di una società che aveva acquistato, per 160 milioni, la motonave «El merli», poi assicurata per 200 milioni con l'Unione Adriatica di Sicurtà. Secondo le indagini della Guardia di Finanza la nave è stata utilizzata per un calicò di capi di abbigliamento assicurato, a sua volta, con un gruppo di società facenti capo alla «Milano» per un miliardo e 45 milioni. Dopo il naufragio, avvenuto il 21 marzo '80 al largo di Malta, i titolari della polizza hanno chiesto il risarcimento danni. La «Milano», prima di pagare, ha disposto indagini e sarebbe risultato inesistente il carico denunziato nel naufragio. Contro Rosario Gava, laureato in economia e commercio e che svolge l'attività di commercialista e di amministratore di diverse società, il mandato di cattura è firmato dal giudice Alfonso Stravino.