«Mago» del petrolio abbandona l'Italia
«Mago» del petrolio abbandona l'Italia Milano: perseguitato dal fisco «Mago» del petrolio abbandona l'Italia MILANO — Esisteva presso Milano un impianto che dai rifiuti riusciva a produrre a basso costo olio combustibile. Esisteva appunto perché adesso quell'impianto è stato smantellato e trasferito all'estero. Non un capriccio del proprietario ma un'esigenza per sfuggire ad una burocrazia diventata persecutoria. Ricapitoliamo i tatti. Circa cinque anni fa Andrea Rossi titolare di un'industria di inceneritori, la Dragon a Caponago, riflettendo sul fatto che in natura il petrolio nasce proprio dai rifiuti si mette in testa di ricostruire il processo chimicamente. E ci riesce. Nel febbraio del '78 deposita il brevetto e nasce cosi la Petroldragon: un'industria capace di trattare 30-40 tonnellate di rifiuti al giorno ricavandone 10 tonnellate di greggio (che viene venduto alle industrie a 160 lire il litro). Il fisco però non agevola l'attività di Andrea Rossi, anzi: dapprima decide di fargli pagare un'imposta di fabbricazione di 30 lire al litro, anziché una lira come per il greggio impor¬ tato. Poi scopre che nel petrolio ricavato dai rifiuti c'è anche benzina e decide di fargli pagare l'imposta relativa: 180 lire il litro e in più retroattive. «Ciò significa che un'autobotte che vendiamo a 4 milioni a noi verrebbe a costarne 12., dice Rossi. Ma questo atteggiamento del fisco come lo spiega, semplice ottusità o c'è qualcos'altro? .Che posso dire? Certo è strano che un'iniziativa utile al Paese venga sabotata in questo modo. Noi non abbiamo chiesto privilegi, ma di essere trattati come gli altri». E dove andranno adesso gli impianti? .All'estero ma non posso dire di più finché l'attività non sarà ben consolidata. Abbiamo già esperimentato quello che può succedere». Dunque l'Italia perde definitivamente un impianto come il suo? « Quello che è certo è che perde il mio, perché io non ne posso più. Ma spero che qualcun altro si metta a lavorare in questo senso. L'Eni, per esempio, che ha spalle ben più forti per battagliare anche con il fisco».
Persone citate: Andrea Rossi, Rossi
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