Tante riserve del sindacato di Gian Carlo Fossi

Tante riserve del sindacato Mentre riaffiorano i dissensi all'interno della federazione Tante riserve del sindacato ROMA — L'imminente intervento del presidente Spadolini per avviare un negoziato globale sul costo del lavoro viene considerato favorevolmente dalla Federazione Cgil-Cisl-Uil, ma ciascuna delle tre confederazioni manifesta preoccupazioni e riserve, anche con sfumature diverse, sul suo risultato concreto, tanto più se dovesse emergere un carattere ultimativo sul problema scottante della scala mobile. La Cgil in particolare è pronta ad affrontare il discorso sul costo del lavoro, ma rifiuta di assumere qualsiasi impegno sulla scala mobile. Interpretando rigorosamente la sua posizione, l'Unità rileva che se la Confindustria pensa che sia il governo a toglierle le castagne dal fuoco 'Corre il rischio di scottarsi le mani, perché è impensabile che il sindacato dia al governo ciò che non ha intensione di dare alla Confindustria'. Se invece, aggiunge l'organo comunista, conta di 'mettere all'angoloil sindacato costringendolo a un tavolo di trattativa con la spada di Damocle della disdetta, 'Corre il rischio di ritrovarsi al punto di partenza, perché questioni come quelle che sono al centro delle relazioni industriali non si possono certo risolvere entro il 30 giugno: L'unica via di uscita, per la Cgil, sta nello sgombrare il campo dai 'ricatti' e avviare un confronto produttivo nelle sedi adeguate: con il governo, sulla programmazione e sulle misure contro l'inflazione e la recessione: con gli imprenditori (e qui, insieme alla Confindustria, vengono coinvolte necessariamente Confcommercio, Confagricoltura e Confartigianato) sul costo del lavoro, la produttività, l'occupazione, l'applicazione di accordi e contratti. In questa fase, però, non si dovrebbe intervenire sui meccanismi della scala mobile, né si dovrebbe minimamente peggiorare il potere di acquisto dei lavoratori. L'esclusione di ogni possibilità di trattativa sulla scala mobile contrasta, però, con la ben diversa posizione assunta dalla Cisl e dalla Uil. E qui riaffiorano bruscamente i dissensi che, esplosi in modo clamoroso alla metà di aprile, erano stati accantonati Cisl e Uil sono convinte che non sia più differibile mettere tutte le carte in tavola sul complesso degli interventi e delle iniziative indispensabili per una efficace lotta contro l'inflazione, compreso il raffreddamento temporaneo della scala mobile entro un tetto di inflazione da programmare e rendere valido per tutti i sistemi indicizzati (prezzi, tariffe, equo canone ecc.)..'L'inflazione, insieme al terrorismo e alla occupazione — sottolinea il segretario confederale della Cisl, Colombo — resta il punto centrale e non c'è dubbio che a Spadolini vada ripresentata la stessa piattaforma, messa a punto per Forlani. La segreteria della Uil, guardando «con interesse all'iniziativa del presidente incaricato', insiste sulla necessità che la manovra contro l'inflazione assuma carattere di globalità, investendo forze polìtiche e sociali in un nuovo costruttivo rapporto. Solo in questo ambito, aggiunge la segreteria, il problema del costo del lavoro può essere affrontato in una strategia che salvaguardi il salario reale dei lavoratori. Dai metalmeccanici, critiche dure ai vertici confederali e contestazioni alla Confindustria e alla Federmeccanica. Il segretario generale della Firn. Bentivogli, osserva che dichiarare tante disponibilità a trattare con la Confindustria e non chiarire il merito è sbagliato politicamente Bentivogli prosegue polemico: 'Le confederazioni hanno perduto una importante occasione di presentare un proprio progetto anti-inflazionistico e certi ritardi si pagano. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Bentivogli, Forlani, Spadolini

Luoghi citati: Roma