All'Enel 4800 miliardi entro l'anno per garantire programma di rilancio

All'Enel 4800 miliardi entro l'anno per garantire programma di rilancio Dichiarazioni del presidente Corbellini sull'andamento dell'Ente All'Enel 4800 miliardi entro l'anno per garantire programma di rilancio ROMA — Entro il 1981 l'Enel ha bisogno di 4800 miliardi di lire per garantire {'avvio di un profondo programma di rilancio e rinnovamento, tale da trasformare l'ente di Stato per l'energia elettrica in un vero e proprio 'Operatore energetico'. Lo ha fatto presente il presidente dell'Enel, Corbellini, annunciando l'approvazione avvenuta ieri da parte del consiglio di amministrazione del documento programmatico che, a 19 anni di distanza dalla sua costituzione, quasi rifonda l'ente ampliandone i compiti alla luce della mutata situazione energetica mondiale. «Ma l'Enel versa in una situazione economico-finanziaria insostenibile — ha spiegato il suo presidente — causata dal ritardo con cui sono stati attuati l'adeguamento del sovrapprezzo termico (ad un anno dal precedente) e l'aumento del fondo di dotazione (a tre anni e mezzo dalla relativa delibera Cipe)». E' quindi necessario consentire all'Enel l'immediato recupero dei 1800 miliardi anticipati per il ritardo all'adeguamento del sovrapprezzo termico, assicurando al contempo un apporto di capitale di tremila miliardi, uguale cioè a quello che il Cipe aveva previsto fosse corrisposto entro l'81. Questi che possono essere considerati provvedimenti ordinari non sono però sufficienti: secondo il documento ne occorreranno anche di straordinari per consentire all'Enel di provvedere con regolarità alla gestione del servizio energetico e di realizzare i programmi di investimenti previsti in oltre 25 mila miliardi nel quinquennio '81-85. Agli investimenti dovrà quindi essere assegnata priorità assoluta: per i prossimi due anni i conferimenti di fondo di dotazione dovranno assicurare almeno un terzo dell'ammontare degli investimenti (4285 miliardi per V82 e 4744 per V83): tenendo conto che già la legge approvata il 15 giugno scorso prevede, nei due anni citati, versamenti pari a 1000 e 650 miliardi, occorrono nuovi apporti pari a 400 miliardi nell'82 e 950 nell'83. Sono anche indispensabili nuovi adeguamenti tariffari: •Per ottenere il pareggio del conto economico dell'Enel nel 1983 — ha spiegato Corbellini — è necessario un aumento del 10% degli introiti a partire dal 1 agosto '81 e del 10,5% dal 1 agosto '82, oltre al normale adeguamento automatico del sovrapprezzo termico». Tutte queste misure finan¬ ziarie vengono considerate dall'Enel le minime indispensabili per poter pensare di raggiungere il pareggio del bilancio nel 1983: alla fine di quest'anno è infatti previsto un disavanzo di 978 miliardi ed un indebitamento di 1158 miliardi, alla fine del 1982 queste cifre dovrebbero scendere, la prima, a 324 mentre la seconda sale a 3471 per raggiungere infine un utile di 19 miliardi alla fine dell'83, anno nel quale l'indebitamento dovrebbe raggiungere i 3395 miliardi. In tre anni, cosi, l'esposizione debitoria raggiungerebbe gli 8024 miliardi, cifra limite delle concrete possibilità offerte dai mercati finanziari. Da parte sua l'Enel «porrà in atto ogni sforzo per ridurre i costi di gestione ed aumentare la produttività».

Persone citate: Corbellini

Luoghi citati: Roma