E' facile nel Terzo Mondo «rubare» una professione (ma un diploma è meglio)

E' facile nel Terzo Mondo «rubare» una professione (ma un diploma è meglio) E' facile nel Terzo Mondo «rubare» una professione (ma un diploma è meglio) Se la vostra automobile resta in panne in un sobborgo di Nairobi o in mezzo alla lunghissima strada che porta da Brasilia a Rio, ci sono molte possibilità che il meccanico che raggiusterà non abbia mai messo piede in uno stabilimento di formazione professionale, ma abbia acquisito sul posto le limitate conoscenze di cui dispone. E' questa la forma abituale d'apprendimento per la popolazione urbana povera del Terzo Mondo che si sforza di guadagnarsi da vivere nel settore non strutturato delle città in piena espansione. Accanto ai sistemi nazionali di formazione professionale del settore moderno dei Paesi in via di sviluppo, esistono infatti sistemi tradizionali d'apprendimento spontaneo — fare l'apprendista presso un padrone o il manovale non retribuito in piccole officine o garages — che non conoscono salari e vacanze, che ignorano la sicurezza sociale, che non hanno diplomi. I due sistemi sono molto diversi. L'apprendista del settore non strutturato, affidato a un «maestro», spesso non ha compiuto studi secondari e talvolta ha appena frequentato la scuola elementare; inoltre, spesso deve pagare la sua formazione in lavoro o in denaro. Ciò che impara, lo impara esclusivamente con la pratica. In compenso, l'apprendista «ufficiale» si situa su un piano del tutto diverso. Deve aver fatto non soltanto le scuole elementari, il più delle volte anche quelle superiori. Beneficia di una combinazione di formazione teorica e di formazione pratica. Non paga nulla per il suo apprendistato. La formazione teorica che acquisisce facilita il suo successo agli esami professionali ufficiali, che diventano il passaporto per l'ingaggio nelle grandi aziende sia statali che multinazionali. Le differenze tuttavia non si fermano qui. L'apprendista di un sistema non strutturato è digiuno di teoria. Sa «come» si deve fare, ma non sa «perché», al contrario del suo omologo dei sistema ufficiale che impara a identificare e a sostituire le parti difettose, mentre il lavoro del meccanico di campagna è di rattoppare, se possibile, o di riparare. La totale assenza di teoria nel sistema di formazione non organizzata presenta inconvenienti e un'evidente mancanza di agilità. Un «formatore» dell'Africa occidentale cita il caso del meccanico che sa empiricamente come un insieme d'acqua e di sapone possa rimpiazzare temporaneamente il liquido dei freni di un sistema idraulico, ma che non sa come questo espediente possa essere all'origine di difetti costosi e dannosi. Conoscere almeno i rudimenti della teoria potrebbe evitare un gran numero di errori Davanti alla coesistenza dei due sistemi, numerosi formatori pensano che occorra trovare il sistema di collegarli. Si rendono conto che la mancanza di capitali, l'insufficienza dell'insegnamento, la carenza di personale amministrativo e di funzionari qualificati e, soprattutto, la crescita della popolazione significano che la formazione nel settore non strutturato resterà tale e quale ancora per molto tempo Cercando metodi di reciproco arricchimento dei due settori, quei formatori si rendono conto che il loro lavoro può essere considerato anacronistico e ingiusto. Sanno bene che bisogna trovare una via di mezzo tra i sistemi moderni importati dal Nord e questa specie di giungla che costituisce il sistema non strutturato, che spesso non offre niente di più che un mezzo per far fronte ai bisogni essenziali. Nelle sue proposte di bilancio per il 1982-83, Francis Blanchard, direttore generale del Bit, chiede all'Oit. l'Organizzazione internazionale del lavoro, di prendere iniziative per identificare le attività vitali del settore non strutturato e valutare le loro capacità di favorire la crescita e di migliorare i livelli di vita. Propone in sostanza che il Bit studi i fattori che limitano l'accesso dei lavoratori del settore non strutturato alla formazione e i mezzi che permetterebbero alle istituzioni di formazione di adattare i loro programmi ai bisogni di questo settore. Già nell'Ecuador, l'Istituto nazionale di formazione beneficia di un aiuto dell'Oit per formare lavoratori sul posto. Questa formazione s'inserirà nel progetto, finanziato dal governo olandese, che mira a facilitare diversi tipi di attività di mutua assistenza, al fine di arrivare ad aprire la strada all'impiego nel settore formale. Il Bit sottolinea che importa dare una maggiore autonomia alla formazione e renderla accessibile ai gruppi sfavoriti, come i poveri dei centri urbani. Poiché è noto che i metodi del Nord industrializzato non sono sempre adatti ai problemi del Sud, si cercano, in tutti i sistemi delle Nazioni Unite, i mezzi più efficaci per raggiungere il maggior numero di poveri. L'Organizzazione mondiale della sanità ha elaborato il concetto delle cure primarie somministrate dai «medici dai piedi nudi». L'evoluzione delle cose nel campo della formazione della manodopera può essere l'avvio di un sistema di «istruttori dai piedi nudi». Kyrii Tidmarsh Capo dell'Ufficio dell'informazione pubblica del Bureau International du Travail

Persone citate: Francis Blanchard

Luoghi citati: Africa, Brasilia, Ecuador, Nairobi, Rio