Ciampi: per ora la stretta continua Il denaro vincolato renderà di più

Ciampi: per ora la stretta continua Il denaro vincolato renderà di più II risparmio abbandona le banche, l'Abi cambia strategia Ciampi: per ora la stretta continua Il denaro vincolato renderà di più ROMA'— Le banche non concederanno «aumenti generalizzati» dei tassi di interesse pagati ai clienti sui depositi, nel tentativo di contrastare la fuga del risparmio verso altri impieghi. Attueranno invece «una maggiore articolazione della politica della raccolta», ha detto ieri il presidente Silvio Golzio davanti all'assemblea annuale dell'Associazione bancaria (Abil. In pratica si tratta di remunerare di più i depositi vincolati e meno i conti correnti; l'obiettivo non è di fermare il movimento dei risparmiatori verso titoli pubblici, azioni, beni rifugio, ma solo di frenarlo, perché è troppo veloce. Le banche si lamentano dei vincoli posti all'espansione del credito, pur riconoscendone la necessità per combattere l'inflazione; il governatore della Banca d'Italia Carlo Ciampi, inter¬ venendo all'assemblea, ha confermato che «la dura necessitàdelia stretta monetaria rimarrà «almeno fino a quando non sarà operante un disegno più ampio di politica economica». Ciampi ha anche esortato i banchieri alla fantasia e all'imprenditorialità nel concedere i crediti: la prudenza nel rischio non può essere dettata da norme rigide o da calcoli numerici, che pure sono utili, ma dal «carattere morale e dalla capacità tecnica» di chi le banche dirige, anzi da/r.arte.. £ su regole rigide non può essere fondata nemmeno la vigilanza della Banca d'Italia sul sistema creditizio: i suoi criteri non possono essere annunciati in anticipo, sarebbe poco serio e demotivante per gli stessi banchieri. Golzio ha fornito anche alcune cifre sul nuovo comportamento dei risparmiatori. Il flus¬ so di nuovo risparmio verso i depositi bancari nel 1980 ha superato di poco i 9000 miliardi. Di fronte a questo l'emissione netta di Bot è stata di 25.500 miliardi, il collocamento sul mercato di nuove azioni è ammontato a 3000 miliardi, l'affluenza dì risparmio verso le accettazioni bancarie si può stimare in circa 1200 miliardi. Per il 1981 è attesa una crescita dei depositi bancari pari al 10%, vale a dire solo la metà del tasso di inflazione, mentre i titoli di Stato (Bot e Cct) raggiungeranno i 10 mila miliardi e cioè più. di un terzo del reddito nazionale annuo. Del tono consueto la difesa dell'alto margine'di intermediazione (differenza fra interessi sui prestiti e interessi sui depositi) che esiste in Italia: secondo Golzio questo è solo un indice dei molteplici vincoli imposti alle banche per la gestione dell'attivo. Il presidente dell'Assobancaria ha fatto notare che, rispetto a fine 78, il livello del tasso di sconto è aumentato fino ad oggi ben dell'80% (dal 10.5% al 19%) mentre il -prime rate», il tasso sui prestiti bancari ai migliori clienti, è salito scio del 50% (dal 15% al 22,5%). Fra le richieste delle banche al nuovo governo compaiono la parità di trattamento giuridico fra banchieri pubblici e privati, e una attenuazione della normativa contro l'esportazione di capitali più pronunciata di quella allo studio in Parlamento. L'assemblea dell'Abi ha eletto il nuovo consiglio, di 95 membri, a norma dello statuto che è stato cambiato di recente per rendere più rappresentativa l'organizzazione. E' previsto che Golzio sia confermato alla presidenza, s. I.

Persone citate: Carlo Ciampi, Ciampi, Golzio, Silvio Golzio

Luoghi citati: Italia