Il Piemonte manda sangue in Sardegna

Il Piemonte manda sangue in Sardegna Il Piemonte manda sangue in Sardegna mimmi iiiiiiiiiiiimiii mimimi iSabato parte per Alghero un primo quantitativo di sangue che i donatori piemontesi (Fidas presieduta dal sen. Cravero, Avis presieduta da Sandro Fisso) offrono ai talassemici sardi (la talassemia è più nota come anemia mediterranea). I colpiti sono circa 1500 su 1 milione e mezzo di abitanti della Sardegna e hanno bisogno ciascuno di 2 trasfusioni al mese: 3 mila complessivamente; 36 mila all'anno. La Sardegna non ha sufficiente sangue e i 100 mila donatori volontari piemontesi hanno deciso questo gesto di solidarietà impegnandosi a inviare, a partire da subito, da 180 a 200 unità di sangue la settimana, cioè circa 10 mila l'anno, destinate a salire a 15 mila entro il 30 giugno 1982 e a 20 mila entro la fine dello stesso anno. L'accordo, un vero e proprio protocollo d'intesa tra le due Regioni, è stato firmato il 20 maggio scorso a Cagliari dai due assessori Sanna e Bajardi che ieri, a Palazzo Lascaris, hanno illustrato l'iniziativa. Naturalmente non si tratta di sangue puro, ma di sangue lavorato per la specifica malattia e rispondente alle norme della legge sui servizi trasfusionali. Quindi la lavorazione ha un costo che viene rimborsato: 44 mila lire per «sacca» di 400-500 millilitri di sangue (detratte comunque 7 mila lire per l'utilizzo del plasma). E' particolarmente valido il motivo sociale di questo accordo che vede i volontari piemontesi impegnati in un'opera di solidarietà

Persone citate: Bajardi, Cravero, Lascaris, Sandro Fisso, Sanna

Luoghi citati: Alghero, Cagliari, Piemonte, Sardegna