Applausi e mugugni per Mitterrand dopo la «storica» svolta francese

Applausi e mugugni per Mitterrand dopo la «storica» svolta francese Mentre già qualcuno pensa alla «rovina del Paese col pcf al governo» Applausi e mugugni per Mitterrand dopo la «storica» svolta francese C'è chi accusa il Presidente della Repubblica di «aver pagato i suoi debiti con Marchais» Timori per il franco, paura d'un tracollo finanziario - Ma intanto tutti pensano alle vacanze DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Stremati da quattro votazioni in meno di due mesi, i francesi hanno ritrovato un sussulto d'interesse che lì ha tratti temporaneamente da uno stato di stanca apatia grazie alla novità dei comunisti al governo. La suspense è durata per tutta la giornata di ieri, scandita dai tempi degli incontri fra i dirigenti comunisti e socialisti, dalle riunioni del comitato direttivo del ps e del comitato centrale del pcf. I francesi si sono accorti di essere spettatori di una decisione «storica» per l'Europa Occidentale? Grazie all'enfasi golliana. sapientemente perpetuata anche dai successori del generale, da una generazione i francesi sono convinti di essere l'ombelico del mondo, si sono abituati a sentirsi (anche a sproposito) protagonisti della storia. Che reazioni ha suscitato quest'annuncio? Negli arrondissements borghesi della capitale, rimasta un'«isola» moderata in un Paese repentinamente tintosi di rosa, non c'è stata sorpresa, ma rabbiosa conferma dei propri timori. •Mitterrand ha giocato tutti, ma soprattutto quei francesi cosiddetti moderati che ingenuamente l'hanno fatto eleggere, che hanno votato ancora domenica per fare il partito socialista cosi forte da poter fare a meno dei comunisti. E invece ecco i comunisti al governo — dice un giovane dirigente d'una società petrolifera nazionale — Mitterrand ha pagato i suoi debiti con Marchais». Ma quali conseguenze causeranno dei ministri comunisti? I timori più diffusi riguardano il valore del franco, un ventilato processo di socializzazione del Paese, il tracollo finanziario, il passaggio della Francia dal campo occidentale a una sorta di larvato neutralismo che in realtà le dichiarazioni filoatlantiche di Mitterrand farebbero escludere. Ma queste obiezioni non vengono accolte dai nostalgici dell'anele» regime. 'Hanno ragione Poniatowski e Bonnet quando dicono in tv: con i comunisti al governo sarà la rovina del Paese. Nessuno dei nostri alleati avrà più fiducia in noi perché non sapremo conservare più nessun segreto. Perfino Guy Mollet, che era socialista, riconosceva che i comunisti non sono a gauche. ma all'Est». Naturalmente diversa è la reazione degli elettori comunisti, anche se all'interno di questa variegata schiera di francesi i pareri sono discordi. Per alcuni 'Marchais ha fatto bene ad accettare le condizioni di Mitterrand per andare al governo. Per cambiare davvero le cose ci vogliamo noi nella stanza dei bottoni». Ma per altri, vecchi militanti abituati da sempre alle lotte d'opposizione, questo pugno di posti al governo sono un tranello. 'Siamo troppo deboli per influire davvero sulle scelte del governo. E poi come facciamo a spiegare ai nostri elettori che siamo d'accordo con i socialisti quando attaccano l'Urss per l'Afghanistan, per la Polonia, per i missili americani in Europa che possono scatenare una guerra contro Mosca?» si chiede dubbioso un tipografo. Chi avrà ragione? Ora che il grande passo è fatto, i francesi guardano, speranzosi o timorosi, al domani, forse anche un po' spaventati per l'audacia della scelta che hanno compiuto il IO maggio. Un po' scettico, un elettore socialista sostiene con l'aria di quello che è più informato degli altri: 'Mitterrand sa quello che fa. Se ha deciso così vuol dire che non rischia niente. Ed è riuscito ad associare i comunisti nella responsabilità del governo e all'interno delle fabbriche in un periodo economico e sociale molto difficile». Ma per tutti, l'emozione del momento sfuma nella ormai vicina prospettiva delle vacanze. Il momento della verità, è l'opinione generale, verrà alla «rentrée», quest'autunno. Intanto però ieri il franco si è leggermente indebolito, l'oro rincara anche se la Borsa, imperterrita, ha guadagnato quasi il 2 per cento- p. pat.

Luoghi citati: Afghanistan, Europa, Europa Occidentale, Francia, Mosca, Parigi, Polonia, Urss