Nasce in riva alla Dora l' autoporto per il Fréjus

Nasce in riva alla Dora l' autoporto per il Fréjus Alle porte di Suga su un'area di 90 mila metri quadrati Nasce in riva alla Dora l' autoporto per il Fréjus Concentra i controlli doganali e sanitari - Entro giugno dell'anno prossimo la prima franche - Preludio al grande Centro di Orbassano H 12 luglio il traforo autostradale del Fréjus compie un anno di vita. Tra polemiche infinite si cominciò col traffico leggero; poi, il 19 ottobre, dopo riunioni, discussioni, minacce di blocco, il tunnel fu aperto ai mezzi pesanti. E il ritmo fu ben presto sostenuto: ora la percorrenza giornaliera è sul 230-270 Tir. Colpa delle strade, altrimenti sarebbero molti di più. E colpa delle strutture: sul piazzale i controlli sanitari e doganali funzionano come possono. Ora su questo argomento si sta facendo un passo avanti: a Susa sta nascendo, provvisoriamente in locali di fortuna che potranno funzionare entro fine luglio, poi entro il giugno '82 in locali definitivi, la struttura per il controllo fitosanitario autorizzato dal ministero della Sanità il 15 maggio scorso. Unica eccezione il controllo di animali vivi; tutti gli altri generi alimentari che entrano dal Fréjus, dal Moncenisio o dal Monginevro saranno controllati 11. E sempre a Susa e sempre per i tre valichi, il ministero delle Finanze ha autorizzato l'istituzione del posto di dogana. Questo servizio e il controllo fitosanitario nella versione definitiva sono parte integrante dell'autoporto che sta nascendo a 4 chilometri e mezzo da Susa, in direzione di Torino, tra la Statale 24 e la Dora. L'iniziativa è di «Consusa», consorzio costituito dalla Regione e al quale partecipano attualmente la Finpiemonte con 150 milioni, il Comune di Susa con 5, la Federpiemonte e la Comunità Bassa Valle con 1 milione ciascuno e il Consorzio spedizionieri del Fréjus con 150 milioni. E' la prima volta che gli spedizionieri operano in consorzio ed è una particolarità che hanno tenuto a mettere in rilievo, ieri, presentando l'opera, l'amministratore delegato della Consusa, dott. Calissano, e il vicepresidente Domenico Lops. Il quale ha precisato che questo significa anche un riconoscimento dell'opera della Regione che ha saputo mettere insieme pubbliche istituzioni e operatori privati. L'ing. Frignani. presidente della Finpiemonte, dichiarando la disponibilità dell'associazione a continuare l'impegno, sottolinea la necessità di •mantenere certi i tempi di realizzazione ielle infrastrut¬ ture, salvaguardando nella successiva fase gestionale criteri di efficienza e economicità.. I tempi. «Lo Consusa — dice l'assessore alla Viabilità della Regione, Cerutti — ha già 49 mila metri quadrati disponibili. E qui nascerà, entro il giugno dell'anno prossimo, la prima tranche dell'autoporto: dogana, struttura per il controllo sanitario (10 mila metri quadrati), piazzali di sosta (29 mila metri quadrati)*. Chiariamo: è un autoporto di transito, non di scarico. La previsione è di 200 Tir al giorno. Per i doganieri che vi saranno destinati, la Regione ha già affittato 12 alloggi. Entro questo mese Susa dovrebbe approvare il piano degli insediamenti produttivi e quindi si prevede la possibilità, anche con la modifica della legge regionale n. 56, di sveltire le pratiche per l'esproprio o comunque l'acquisto degli altri spazi fino a un totale di 90 mila metri quadrati. I tempi dipendono anche da quelli di realizzazione della nuova viabilità in Valle; e a questo proposito Cerutti annuncia: • Torneremo all'attacco appena sarà costituito il governo, proponendo anche possibili finanziamenti stranieri*. Il costo dell'autoporto è previsto in 8 miliardi e mezzo di lire attuali ammortizzabili in 25 anni. Ma Susa è soltanto una tappa, sia pure importante: l'obiettivo è il Centro intermodale di Orbassano dove strada e ferrovia si scamberanno i carichi. E' già costituita la società «Sito» con capitale al 45% di privati e 55% della Finpiemonte; il primo intervento dovrebbe avvenire nell'area attigua a quella dello scalo merci ferroviario (che si inaugura domani); e sono in corso trattative con le Ferrovie per un loro ingresso nella società. Il Centro intermodale di Orbassano costerà sugli 80 miliardi e, come dice il vicepresidente della Finpiemonte, Trovati, potrà diventare veramente il centro di raccolta di tutta l'area torinese e piemontese. Con un occhio rivolto anche a Caselle.

Persone citate: Calissano, Cerutti, Domenico Lops, Frignani, Suga, Trovati

Luoghi citati: Comune Di Susa, Fréjus, Moncenisio, Orbassano, Susa, Torino