Mistero a Mosca: «saltata» la riunione del vertice pcus di Fabio Galvano
Mistero a Mosca: «saltata» la riunione del vertice pcus Il plenum del Comitato Centrale era previsto ieri Mistero a Mosca: «saltata» la riunione del vertice pcus Il CC del partito si riunisce regolarmente il giorno prima del Soviet Supremo (convocato per oggi) - Avrebbe dovuto parlare Breznev L'imbarazzo per la situazione polacca all'origine della sospensione? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Contro ogni previsione, e contrariamente anche alla consuetudine, la riunione del Soviet Supremo in programma oggi al Cremlino non è stata preceduta ieri da un plenum del Comitato centrale del pcus. Si è svolta invece una seduta del presidium del Soviet Supremo, e ad essa è stato demandato il compito di perfezionare l'agenda dei lavori per l'assise parlamentare, convocata per una delle due consuete sessio- ni annuali (l'ultima volta si riunì a ottobre). Ci si domanda a Mosca quale significato possa avere l'inattesa rinuncia, e non pochi osservatori occidentali concordano nel valutarla «in chiave polacca'. Nel senso, cioè, che il plenum non avrebbe potuto esimersi dall'affrontare la spinosa questione dei rapporti con Varsavia, mentre 11 presidium del Soviet Supremo poteva limitarsi a una funzione «notarile». Restano comunque molti punti interrogativi, aggravati dal silenzio della Mosca ufficiale. Non è detto, per esempio, che il plenum non ci sia stato: sebbene i mass media (e nella fattispecie la Tass) per prassi non tacciano questa notizia, si potrebbe scoprire oggi che in realtà esso si è regolarmente svolto. Come potrebbe accadere — ma gli annunci preventivi non sono di moda in Urss — che il plenum sia stato rinviato a stamane, prima che si riunisca il Soviet Supremo. Non si può neppure escludere che i vertici abbiano deciso di procedere questa settimana con l'ordinaria amministrazione, riservandosi di convocare successivamente il plenum per discutere la questione polacca. Sono i misteri sovietici. Il portavoce di Breznev, Leonid Zamjatin, parla alla tv della necessità di .un'azione decisa' per risolvere la crisi di Varsavia; il maresciallo Kulikov, comandante in capo delle forze del Patto, sottolinea sul giornale Stella Rossa che • l'alleanza combattente degli alleati è la garanzia della difesa socialista' ; il maresciallo Ustinov, ministro della Difesa, paria sulla Pravda di -minaccia dell'imperialismo alla causa della pace». Ci si attendevano ieri, dopo la lettera indirizzata due settimane fa dal pcus al poup, possibili chiarimenti sull'atteggiamento di Mosca a tre settimane dal congresso di Varsavia. Poteva fornirli il plenum, con il consueto discorso di Breznev. Invece, silenzio. Quello che i diplomatici occidentali non riescono a comprendere è se — accettata la «chiave polacca» per spiegare il mancato plenum di ieri — questo significhi un crescente imbarazzo della dirigenza sovietica di fronte a una situazione compromessa e forse irrimediabile, o se invece possa rappresentare un momento di stasi prima di un successivo passo sulla via polacca. Non illumina, a questo riguardo, un lungo dispaccio che la Tass ha dedicato ieri sera alla campagna elettorale polacca per i delegati al congresso poup, nel quale si ribadiscono le note tesi del Cremlino senza tuttavia accentuare il tono già sufficientemente critico dei passati pronunciamenti. E' difficile che il Soviet Supremo, le cui sessioni durano in genere due o tre giorni, possa offrire qualcosa di più. A meno che, contrariamente alla prassi, vi prenda la parola il presidente Breznev. In linea di massima il Soviet dell'Unione e il Soviet delle Nazionalità (oltre 1500 deputati, ma mai in seduta congiunta) dovranno limitarsi a varare da oggi le leggi sottoposte al loro giudizio (l'approvazione all'unanimità è scontata). Dalla riunione di ieri del presidium, i cui lavori sono stati diretti dal vicepresidente Kuznetsov, sono emersi due temi principali: la legge sulla casa, della quale si ignorano per ora i contenuti, e quella sullo 'Status giuridico dei cittadini stranieri in Urss» (si tratterebbe, secondo la Pravda di sabato, di «adeguarlo alle norme della nuova Costituzione' e di garantire «i diritti e le libertà previste dalla legge fondamentale dell'Urss'). Si discuteranno anche •altre questioni riguardanti gli affari di Stato-: fra esse rientrerà la sicurezza del Patto, quindi la Polonia? Fabio Galvano
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