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Una forte avanzata dei socialisti in aumento i laici, calano dc e pci Svolta nell'elettorato, ma minor affluenza (80,1%) ai seggi delle amministrative parziali Una forte avanzata dei socialisti in aumento i laici, calano dc e pci Il psi ha guadagnato in totale il 4-5 per cento - Premiati psdi, pli e pri - La Democrazia cristiana diminuisce del 3-4 per cento mentre tiene nelle regionali in Sicilia -1 comunisti ottengono un risultato soddisfacente soltanto nella capitale L'Italia cambia La de perde; il pei vede un'Italia spaccata, che gli dà un riconoscimento al Nord e lo penalizza al Sud; il psi sale ovunque e, in certi Comuni, in maniera vistosa; si estende l'area dei partiti laici intermedi. Le elezioni erano amministrative e parziali, ma sufficienti, per distribuzione territoriale e per numero di votanti, a indicare chiaramente la tendenza dei partiti. Non vorremmo che indicassero anche una tendenza dell'elettorato a disertare le urne: la percentuale dei non votanti è stata la più alta del dopoguerra. Segno di sfiducia ma anche segno di stanchezza, poiché alle frequenti tornate elettorali si aggiungono i referendum. Con il voto di domenica si assiste a un movimento che rompe il tradizionale immobilismo. Ne beneficia, sopra tutti, il partito di Craxi. E l'effetto Mitterrand? Di certo il successo dei socialisti francesi ha favorito i socialisti italiani. Ma riteniamo che Craxi abbia raccolto il frutto di quanto ha saputo seminare, dando al psi una linea di indipendenza dal pei, sottraendolo alla soggezione verso la de, liberandolo dalle frange di alcuni massimalismi, ponendolo nel campo di quella socialdemocrazia europea che si è svincolata da Marx alla ricerca di soluzioni di efficientismo e di modernità. Adesso il psi si avvicina ai due partiti maggiori; conta sull'area laica che potrà diventare un polo di attrazione sempre più convincente. La terza forza comincia a delinearsi. Le conseguenze di queste elezioni si vedranno da oggi nelle trattative per il governo. Spadolini ha sciolto la riserva ma non ha fissato il numero dei ministeri da attribuire a ciascun partito della coalizione. La de aveva avvertito che in cambio della perdita di Palazzo Chigi, avrebbe preteso una ricompensa nel numero dei posti. Porrà ancora questa richiesta? Forse no, perché in caso di fallimento di Spadolini quasi sicuramente Pertini sa rebbe costretto a troncare la legislatura, e non pare che la de di oggi sia pronta a affrontare un voto di appello. La de non sarà di ostacolo per Spadolini. Saliranno invece le richieste del psi. Craxi ha già ottenuto due vittorie: preparando l'incarico a Spadolini ha rotto un incantesimo che durava dal 1946, perché un laico arriva alia guida del governo e con il successo di domenica si presenta più forte al dialogo con i partiti. Quanto durerà Spadolini? Dopo di lui Craxi presente rà la sua candidatura, o senza soluzione di continuità, o con un intervallo elettorale. Per il psi, e i suoi dirigenti nell'euforia del successo non lo nascondono, è forte la voglia di ci mentarsi al più presto in elezioni politiche. Se il voto di domenica ha fornito una indicazione di ten denza, il futuro della de si fa difficile. Il partito di maggioranza relativa ha perso la Presidenza della Repubblica, non si vede come ricupererà la Presidenza del Consiglio, sta ce dendo alle giunte di sinistra principali Comuni. Un partito che dal 1946 governa ininterrottamente il Paese ha bisogno di una profonda verifica: ma la sua crisi può essere di rilancio solo se saprà trovare uomini validi e attuare il rinnovamento promesso sempre dimenticato; diversa mente sarà l'inizio del declino Il pei rimane il secondo par tito, molto forte, ma la sua ca pacità di <ncidere dipende dai socialisti. Il partito di Craxi ha conquistato il centro dello schieramento, che prima era della democrazia cristiana, può condizionare sia la de sia il pei. La conquista socialista d: questa collocazione — ago del la bilancia — è, a nostro pare re, i! risultato maggiore delle elezioni di domenica. osuecafoumehmdserahvzlacssazsvinsitspsbSvnsPppodp