«La crisi di governo non va collegata a risultati parziali» di Ezio Mauro
«La crisi di governo non va collegata a risultati parziali» Un primo commento di Spadolini «La crisi di governo non va collegata a risultati parziali» ROMA — Si è tenuto fuori, con cura, dalla bagarre della campagna elettorale, e ieri mattina, con ostentazione, ha voluto incontrare il partito di maggioranza relativa per discutere il programma di governo a urne ancora chiuse, e quindi, come ha commentato scherzando con Flaminio Piccoli, «a bocce /erme». Giovanni Spadolini, in questi giorni di febbre elettorale, ripeteva con il distacco dello storico ai suoi amici che non bisognava lasciarsi ipnotizzare dal voto: la crisi di governo ha una sua logica — era convinto il presidente incaricato —e quindi seguirà i suoi sviluppi politici naturali. I fatti, a questo momento, sembrano dar ragione a Spadolini Ieri il leader repubblicano ha lavorato sodo, nella sala Cavour del Senato, ordinando gli appunti, limando il programma, ricevendo delegazioni, senza nemmeno un televisore a fianco. Alle sei del pomeriggio, quando è uscito dalla sala Cavour per leggere la sua dichiarazione ai cronisti, si è informato sui risultati. Preoccupato? «No — ha risposto Spadolini —. £ perché? Di fronte ad una crisi della gravità di quella italiana, sarebbe assurdo collegarla a risultati parziali, i quali comunquemipare indichino una risposta meditata dell'elettorato». e. m. (A pagina 2 il servizio di Ezio Mauro;
Persone citate: Cavour, Flaminio Piccoli, Giovanni Spadolini, Spadolini
Luoghi citati: Roma
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