Parigi: il nuovo governo sarà aperto anche al pcf (ma il negoziato è aspro) di Bernardo Valli
Parigi: il nuovo governo sarà aperto anche al pcf (ma il negoziato è aspro) Dopo l'imponente conferma della vittoria socialista, Parigi: il nuovo governo sarà aperto anche al pcf (ma il negoziato è aspro) L'indicazione è di Mitterrand al premier Mauroy, che ha avuto il reincarico dopo le dimissioni protocollari - Ora dev'essere Marchais a dire se accetta le condizioni di politica interna ed estera del ps DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PARIGI — Attorno al grande tavolo del Consiglio dei ministri, nel palazzo presidenziale dell'Eliseo, si riunirà domani il nuovo governo in queste ore in via di formazione, dopo la maratona elettorale che in neppure due mesi ha cambiato il volto politico della Francia. Di fronte a Francois Mitterrand ci sarà Pierre Mauroy. riconfermato subito dopo il voto trionfale di domenica nella carica di pri.no ministro. Ci sarà qualche faccia nuova, ma la grande novità dovrebbe essere la presenza di ministri comunisti, trentaquattro anni dopo la loro uscita dal governo. Per la prima volta in un Paese della Comunità europea i comunisti starebbero infatti per entrare nell'esecutivo. Nel maggio '47, all'avvio della «guerra fredda», furono due socialisti (il presidente del Consiglio Paul Ramadier e il presidente della Repubblica Vincent Auriol) ad allontanarli dal potere; nel giugno '81 saranno probabilmente due socialisti (Mitterrand e Mauroy) ad accoglierli di nuovo nella stanza dei bottoni. Il Capo dello Stato ha deciso ieri in questo senso incaricando Mauroy. che gli presentava dimissioni protocollari, di for- mare un nuovo governo aperto al pcf, se quest'ultimo accetta le condizioni poste dai socialisti. Poche ore dopo il segretario socialista. Lionel Jospin, si recava a Place du Colonel Fabien, dove si trova la sede del pcf. per incontrare Georges Marchais. Alla vigilia delle elezioni una riunione identica nella sede del ps, in Rue Solferino, si era conclusa con un accordo elettorale che apriva la strada a un più impegnativo accordo di governo. Adesso siamo all'ultima tappa. In una dichiarazione approvata dall'ufficio politico del pcf si dice che questo pcf è «pronto immediatamente» a partecipare al governo. E' anche pronto ad accettare le condizioni socialiste? Sembra di si. 1 punti chiave su cui i comunisti si devono pronunciare nelle prossime ore riguardano la politica estera e interna. Finora Marchais ha sostenuto le tesi sovietiche sull'Afghanistan, il Medio Oriente e gli euromissili. Vedremo con quale formula intende giustificare o spiegare una svolta a novanta gradi, che i socialisti esigono. Più facile appare un mutamento di linea sui problemi strettamente francesi: il ritmo e l'ampiezza delle nazionalizzazioni Bernardo Valli (Continua a pagina 2 In sesta colonna) Seggi all'Assemblea Nazionale franc ese dopo il secondo turno elettorale del 21 giugno Vecchia Nuova Assemblea Assemblea Socialisti 107 269 Comunisti 86 44 Neo-gollisti (Chirac) 155 83 Udf (giscardiani) 119 61 Radical! di sinistra 10 14 Diversi (sinistra) — 6 Diversi (destra) 14 11 / risultati si riferiscono a 488seggi Mancano quelli degli ultimi 3 seggi (Polinesia francese) cue saranno noti nei prossimi giorni
Luoghi citati: Afghanistan, Francia, Medio Oriente, Parigi
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