Una macabra messinscena il dito fagliato ai rapito
Una macabra messinscena il dito fagliato ai rapito Parla l'industriale di Lecce liberato dai banditi Una macabra messinscena il dito fagliato ai rapito Al sequestrato (tenuto prigioniero per 217 giorni) non è stato fatto alcun male - La famiglia avrebbe pagato un riscatto di 3 miliardi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LECCE — -Sono stati momenti terribili- ha detto Antonio Filograna, 58 anni, l'industriale calzaturiero liberato dai suoi rapitori la notte tra giovedì e venerdì a Sesso, frazione di Reggio Emilia. Filograna, tornato a Lecce in aereo, è stato assediato da centinaia di persone alle quali ha dovuto mostrare, ripetutamente, le mani intatte: i rapitori infatti avevano mandato alla sua famiglia il mignolo di una mano destra affermando che apparteneva a Filograna. Ma il dito non era dell'industriale; si trattava di un estremo tentativo per estorcere altri soldi alla famiglia, che aveva già versato un miliardo e mezzo. Sembra che dopo quel macabro messaggio i parenti abbiano mandato ancora due miliardi (si dice prestati da amici perché il magistrato aveva bloccato i beni e posto sotto controllo le due fabbriche di scarpe di Filograna). L'imprenditore ha raccontato: 'La mia prigionia è durata 217 giorni. Appena mi prelevarono mi incappucciarono e mi fecero stendere sul sedile di un'auto. Viaggiammo molte ore, praticamente dalle 20,30 di quel 13 novembre 1980 [ino ali 'alba del giorno dopo-. Filograna venne rinchiuso in una stanzetta: gli portavano da mangiare quello che chiedeva. I carcerieri cucinavano bene tutto. Per il pranzo gli toglievano il cappuccio che non gli lasciava vedere nulla. -Ho chiesto subito di poter trattare direttamente con loro il riscatto, ma mi hanno risposto che volevano rivolgersi ad una persona amica che non fosse un familiare. Allora ho fatto il nome del sindaco di Casarano, MemmU. •Da qualche settimana — ha aggiunto Filograna — ero in ansia. Pensavo di essere rilasciato da un momento all'altro. L'altra sera, quando mi hanno dato venti gettoni telefonici e duemila lire dicendomi di salire sulla loro vettura dopo avermi bendato, ho capito che ero prossimo alla liberazione. Poi mi hanno fatto scendere dall'auto dicendomi di togliermi le bende solo dopo quindici minuti. Io ho ubbidito perché sono uomo d'onore-. L'industriale ha allora cominciato a contare lentamente fino a sessanta, ripetendo l'operazione quindici volte: •Lentamente mi sono liberato della benda. Ero in una via deserta di Sesso, in Emilia, come ho appreso più tardi. Avevo in tasca un fazzoletto e l'ho agitato verso le rare auto di passaggio. Ma non si fermavano. A piedi ho fatto un paio di chilometri prima di arrivare a una cabina telefonica: ho chiamato alcuni amici di Verona, ha risposto la moglie dell'avv. Sacchetto, alla quale ho dato le maggiori indicazioni possibili. Si è messa in auto ed è venuta a prendermi. Ho atteso quattro ore, ma ero lifiero-. I familiari dell'industriale, informati dalla famiglia Sacchetto, hanno noleggiato un aereo per Verona: •Finalmente ho potuto avere un vestito pulito — ha detto Filograno — perché per sette mesi avevo avuto addosso sempre quello che indossavo il giorno del rapimento-. Da Verona a Brindisi, da qui in auto fino alla caserma dei carabinieri di Novoli (Lecce), dove attendeva il sostituto procuratore Molendini. Infine il rientro a Casarano. un centro ad una cinquantina di chilometri dal capoluogo leccese. 'Erano ad attendermi quadi tutti i miei operai e mi hanno commosso per questo loro affetto-, dice Filograna, mentre fuori le gente spara fuochi d'artificio. 'Nemmeno agli onorevoli qui fanno tanta festa-, dice l'industriale con un sorriso. I parenti lo invitano a non strapazzarsi. «Ha perso sei o sette chili-, confida la moglie. Molti a Casarano hanno voluto festeggiare Filograna, l'uomo che ha dato lavoro a migliaia di persone e che da lunedi prossimo vuol riprendere in mano le sorti delle sue fabbriche e avere un colloquio con l'allenatore della squadra di calcio di cui è presidente e che. durante questi mesi, ha ottenuto la promozione in C 1 dopo un ottimo campionato con l'appendice di uno spareggio contro il Monopoli. s. g.
Persone citate: Antonio Filograna, Filograna, Sacchetto
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