Polemiche a Genova per i «non sospesi»
Polemiche a Genova per i «non sospesi» Polemiche a Genova per i «non sospesi» GENOVA — Incertezza e polemiche, sia pure sottovoce, a palazzo di giustizia dopo l'inizio di una «inchiesta preliminare», promossa dal pretore genovese Marco Devoto nei confronti di funzionari pubblici, quali il prefetto, il questore, il presidente della giunta regionale, il rettore magnifico dell'università, 11 comandante di zona della Guardia di Finanza, il presidente dell'unità sanitaria locale che accoglie l'ospedale di San Martino. Tutti potrebbero essere accusati di non aver «sospeso» dalle proprie funzioni quei dipendenti che risulterebbero iscritti alla P2. Si tratta, sulla base dell'azione giudiziaria del pretore Devoto (già noto per i sequestri da lui promossi in campo alimentare), d'una indagine che sarebbe basata sulla norma di legge che proibisce ai pubblici funzionari di aderire ad associazioni segrete. L'azione promossa dal pretore Devoto potrebbe portare addirittura alle dimissioni dei consiglieri assessori regionali e al licenziamento dei funzionari pubblici coinvolti Sulla fondatezza dei presupposti che hanno dato vita all'inchiesta si discuteva ieri negli ambienti di palazzo di giustizia dal momento che sul «caso», assai complesso non s'è ancora pronunciato, per una interpretazione autentica, il consiglio di Stato, senza contare che, molto probabilmente, occorrerà una legge specifica per scioglierete loggia P2. L'inchiesta del pretore Devoto
Persone citate: Marco Devoto
Luoghi citati: Genova
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