Roma: la dc tenta la volata per tornare in Campidoglio

Roma: la dc tenta la volata per tornare in Campidoglio Roma: la dc tenta la volata per tornare in Campidoglio ROMA — Domani i romani vanno alle urne per rinnovare l'amministrazione capitolina, retta per cinque anni da una giunta formata da pei, psi, psdi e con l'appoggio esterno dei repubblicani. I sondaggi, più o meno segreti, e l'opinione'di molti addetti ai lavori danno per probabile la riconferma dell'attuale alleanza di sinistra. Repubblicani e socialisti sono d'accordo, nel giudizio e, come dice l'on. Oscar Mammì (pri), - la giunta della capitale ha volato in modo lineare e sicuro'. Tuttavia Rino Formica, capolista psi, fa notare che l'amministrazione si è mossa bene sui problemi specifici, 'però è mancata soprattutto la visione di Roma come metropoli». Proprio il tema di Roma finalmente metropoli e non più «grande paese» è quello che ha catalizzato la maggior parte delle proposte politiche dei candidati. Lo stesso sindaco comunista uscente, Luigi Petroselli, ha detto che 'Vivere a Roma è ancora difficile, anche molto difficile, ma oggi Roma comincia a sentirsi più città e può guardare al futuro con speranza». Petroselli sostituì nel novembre '79 il sindaco Giulio Carlo Argan, un indipendente eletto nelle liste del pei e accademico di grande prestigio. Fine intellettuale. Argan venne definito «il poeta»: i problemi di Ro¬ ma erano troppo grossi per una mente prevalentemente teorica. Dicono alle Botteghe Oscure: «/ due anni di Argan ci sono serviti per capire che stare all'opposizione è una cosa, ma governare è un 'altra». I comunisti sperano in un ritorno al Campidoglio grazie anche alle simpatie riscosse fra i romani da Nicolini, giovane e dinamico assessore alla Cultura. E' lui che ha organizzato feste popolari di grande richiamo ed è lui che ha proposto di trasformare Roma in una grande città pronta a esaudire in ogni momento le domande di servizio dei suoi abitanti (orari lunghi nelle biblioteche, ristoranti e snacks aperti di notte). Da parte sua la de tenta di riprendersi il Campidoglio presentando un capolista di lusso, l'ex deputato Giovanni Galloni e leader della corrente di sinistra della «Base». Circa un pronostico sulle elezioni di domani. Galloni non si sbilancia troppo: «£' un gioco al lotto — sostiene —; nelle regionali dell'SO eravamo alla pari: qualunque spostamento può essere decisivo». La Usta della de è estremamente composita e crea polemiche. Ci sono uomini come Ennio Pompei, ex missino e Benito Cazora, ex assessore alla polizìa urbana, accusato dai suoi avversari di volere la militarizzazione dei vigili urbani. r. s. Ma i sondaggi danno favorita l'alleanza di sinistra

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