Tragica operazione all'occhio: l'autopsia dovrà chiarire perché è morto l'artigiano

Tragica operazione all'occhio: l'autopsia dovrà chiarire perché è morto l'artigiano Il «caso» di Luigi Longhi al centro di un'inchiesta della procura Tragica operazione all'occhio: l'autopsia dovrà chiarire perché è morto l'artigiano La strana reticenza dell'anestesista con i familiari della vittima - Lo stesso medico fu protagonista quattro anni fa di un altro episodio ed è accusato di omicidio colposo Alle 15,30 di oggi, presente il sostituto procuratore dottor Russo, avverrà l'autopsia di Luigi Longhi, l'artigiano di 49 anni, residente in via Lanzo 166. morto martedì mattina al reparto di rianimazione del Martini Nuovo dove era stato trasferito a seguito di un intervento chirurgico avvenuto il giorno prima nella clinica Cellini. Il Longhi aveva perso conoscenza durante un'operazione apparentemente assai semplice che si effettua in genere a livello quasi ambulatoriale ed in anestesia parziale: la cataratta. Nella sala operatoria al quarto piano della clinica, l'operazione era avvenuta in anestesia totale. Anestesista, il dottor Marco Thedy. Qualcosa nel corso dell'intervento non deve aver funzionato. Ai famigliari angosciati che da oltre due ore (l'intervento era cominciato verso mezzogiorno) attendevano al piano di sotto, nella camera 61 dove il Longhi avrebbe dovuto trascorrere la degenza postoperatoria, ha detto solo: «C'è stato un arresto cardiaco, abbiamo dovuto fare il massaggio. L'anestesista verrà giù e vi spiegherà tutto*. La moglie dell'artigiano. Gina, la figlia Patrizia, di 25 anni, e il cognato Guelfo Freggiaro. attesero invece per oltre un'ora e mezzo che il rianimatore si facesse vivo. Dopodiché, non potendone più, salirono di sopra. Le parole del dottor Thedy: «Il cuore baite, il paziente respira da solo, ma non possiamo più tenerlo qui. Lo portiamo al Martini di via Tofane dove c'è posto*. Prima che l'ambulanza dei «Volontari di Beinasco* col medico di guardia del Martini Nuovo, avvertito nel frattempo, arrivassero in via Cellini. trascorsero tuttavia ancora due ore. Solo verso le 18.30 il paziente, in coma profondo, varcò la soglia del reparto di rianimazione. Morì la mattina dopo verso le 9. Della vicenda si è interessata la Procura: due soprattutto sono gli interrogativi che il sostituto dottor Russo dovrà risolvere. Che cosa è successo nella camera operatoria di cosi grave da provocare l'arresto cardiaco e, quindi, la morte del Longhi. che pure si era sottoposto una settimana prima agli esami che l'anestesista gli aveva prescritto (raccomandandosi solo col rianimatore «di non usare troppo anestetico* perché in precedenti operazioni, per questa, causa aveva avuto dei risvegli assai travagliati)? E perché, pur essendo la Cellini dotata di un moderno impianto di rianimazione, il paziente è stato portato al Martini Nuovo? Il direttore sanitario della clinica, dottor Mathis. afferma «che tutto era in ordine*, «che tutto si è svolto nel migliore dei modi e che comunque la decisione di trasferire il malato spetta all'anestesista. Quindi rivolgersi a Thedy*. Raggiunto per telefono il medico fa dire di «non saper nulla, di non poter dire nulla e che comunque la situazione è sotto controllo*. Lo stesso anestesista è stato quattro anni fa al centro di un altro «caso»: nella sala operatoria della clinica Maria Ausiliatrice una studentessa di 15 anni. Maria Lisi, morì perchè era stato usato quale anestetico una miscela di ossigeno e ciclopropano e. al contatto con la scintilla scaturita dal bisturi elettrico, l'anestetico era esploso. Per tale incidente sia Thedy clie il chirurgo Mario Martini vennero accusati di omicidio colposo: il processo non è stato ancora celebrato. Luigi Longhi, 49 anni

Luoghi citati: Beinasco