Centri elettronici americani in Cina da un anno spiano i missili sovietici

Centri elettronici americani in Cina da un anno spiano i missili sovietici Per un accordo fra Carter e Deng Xiaoping dopo la caduta dello Scià Centri elettronici americani in Cina da un anno spiano i missili sovietici NEW YORK — Da un anno gli Stati Uniti posseggono in Cina due centri militari elettronici di controllo dei missili sovietici, simili a quelli abbandonati in Iran dopo la rivoluzione di Khomeini. I centri, dotati di impianti radar, di computer e altre attrezzature di sorveglianza, sono gestiti da ufficiali e tecnici cinesi e vengono periodicamente visitati dalla da e dalla Dia. i servizi segreti del Pentagono. Sorge sulle montagne del Sinkiang, presso i confini Sud-occidentali dell'Urss, e «coprono» quindi tre delle più importanti basi missilistiche sovietiche: quella di Tyuratan, nelle regioni centroasiatiche dell'Urss, quella di Leninks, vicino al Mare di Arai, usata per i lanci dei missili intercontinentali, e di Sary Shagan, accanto al lago Balkash. adibita ai missili antimissile. Pechino trasmette a Washington tutti i dati raccolti dalle stazioni militari. La notizia, scoppiata come una bomba nel mondo politico, è stata data l'altro ieri sera dalla rete televisiva Nbc e ieri mattina dal New York Times. e conferma che il riavvicinamento tra l'America e la Cina, enunciato qualche giorno fa dal segretario di Stato, Haig, ha un significato innanzitutto strategico, dopo la revoca dell'embargo trentennale delle forniture militari Usa alla Cina. Secondo il New York Times, i sovietici sapevano dell'esistenza delle stazioni cino-americane. L'altro ieri, in una visita al Dipartimento di Stato, l'ambasciatore a Washington, Dobrynin, non ne ha fatto parola, protestando invece contro la revoca dell'embargo delle forniture militari. In via privata, il governo Reagan ha confermato che i centri militari di controllo nel Sinkiang sono fra i più importanti e sofisticati degli Stati Uniti all'estero. Consentono di seguire buona parte dell'attività missilistica sovietica: produzione di nuovi missili, sperimentazione, funzionamento delle testate nucleari. Washington sa, ad esempio, che dalle rampe di Leninks i missili intercontinentali attraversano la Siberia sino al rientro delle testate sulla penisola della Kamciatka, nel Pacifico. Conosce a fondo la tecnica antimissilistica sovie¬ Due basi, sulle montagne del Sinkìang, costruite dagli Usa e gestite dai cinesi - Periodiche visite dei servizi segreti di Washington - Pechino trasmette le informazioni - Le installazioni «coprono» tre importanti basi missilistiche dei russi - La notizia, segretissima, è stata rivelata da una tv e dal «New York Times» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE shington aveva avvicinato Pechino già alla fine del '78, ma invano. Dopo il riallaccìamento delle relazioni diplomatiche, il 31 dicembre dello stesso anno, e la caduta dello Scia in Iran nel gennaio del '79, le trattative furono impostate nel corso di un viaggio del senatore democratico Bi- tica. Grazie anche ai satelliti artificiali, è in grado di stabilire se l'Urss rispetta o no i trattati sugli armamenti nucleari. Le stazioni sono state progettate e realizzate da Carter e dall'«uomo forte» della Cina, Deng Xiaoping, tra la fine del 1979 e l'inizio del 1980. Wa¬ den a Pechino. Biden ottenne da Deng l'assenso alla costruzione degli impianti, a condizione che fossero manovrati da personale cinese. Un patto fu firmato dal governo americano nell'autunno del '79. in assoluta segretezza. La pubblicazione della noti¬ zia coglie in un momento deliccato Stati Uniti. Cina e Urss. Rafforza infatti le accuse contro i primi di aver concluso e di voler concludere una serie di intese ai danni di Mosca, destinate inevitabilmente a minare la distensione. Mette in serio imbarazzo polìtico all'interno del Paese i leaders cinesi, che, sembra, si accingano a destituire Hua Guofeng. E dà munizioni ai •falchi» del Cremlino, la corrente che insiste per il riarmo, per l'invasione della Polonia, la repressione in Afghanistan, e via di seguito. Il margine «extra» di sicurezza garantito dalle stazioni militari nel Sinkiang potrebbe a breve scadenza rivelarsi un errore politico. L'iniziativa di Carter risponde appieno alla sua logica di contenimento dell'espansione sovietica. A Manila, nelle Filippine, dove partecipa alla conferenza dei Paesi dell'Associazione del Sud-Est asiatico, il segretario di Stato Haig ha accennato alla possibilità che Stati Uniti e Cina -lavorino insieme- per il ritiro delle truppe sovietiche dall'A fghanistan, oltre che per quello delle truppe vietnamite dalla Cambogia. Ennio Carelto

Persone citate: Biden, Deng Xiaoping, Dobrynin, Haig, Khomeini, Sary