La Censob è soddisfatta di Stefano Lepri

La Censob è soddisfatta Guido Rossi risponde agli agenti di cambio La Censob è soddisfatta ROMA — Ieri la Consob, commissione di controllo sulle Borse valori, ha emesso un'altra delibera per spiegare come si deve realizzare quella di mercoledì: vale a dire, come devono avvenire le contrattazioni per contante in cui gli operatori possono cedere solo titoli di cui hanno piena disponibilità. Questo non solo per evitare inconvenienti, ma per rispondere alle obiezioni tecniche che erano state sollevate dagli agenti dì cambio. Obiezioni che il presidente della Consob, Guido Rossi, ha condannato come segno di «un atteggiamento scarsamente collaborativo». Perché la Consob è intervenuta solo adesso, sema per esempio pensare prima a disciplinare i continui rialzi? E perché con un provvedimento così drastico? Nel palazzo di via Isonzo, a Roma, si risponde che si crede nel mercato e perciò si sono sempre volute evitare misure dirigistiche; ma che ora bisognava intervenire perché si era creato un clima di panico, di vendere purchessia, che rischiava di provocare una crisi duratura dell'investimento azionario. Interventi più limitati sarebbero stati discriminatori, come l'obbligo del contante solo per alcuni titoli, o macchinosi, come la cauzione su una certa parte del valore dei titoli. •Il mercato borsistico italiano è molto speculativo, anzi rozzo e imperfetto» ha dichiarato alla tv il presidente della Consob vantando, contro le polemiche degli ambienti di Borsa, -il consenso degli organi responsabili», vale a dire Tesoro e Banca d'Italia, alla decisione d'imporre in via temporanea l'obbligo del contante. Per contante, poi, nelle grandi Borse estere si svolge la gran parte delle contrattazioni. Il pericolo immediato, dopo il provvedimento di martedì pomeriggio, era che si ingorgassero le stanze di compensazione (dove vengono registrati i passaggi dei titoli) della Banca d'Italia, Ecco quindi le nuove disposizioni. Il termine entro cui devono essere regolate le operazioni in «contante stretto» (le uniche possibili fino a nuovo ordine), che secondo gli usi di Borsa era di tre giorni, è stato portato a quattro. Nel periodo da ieri fino al 25 prossimo, necessario alla Banca d'Italia per adeguare le procedure degli apparati elettronici, i contratti stipulati sono rinviati a un calendario d'esecuzione che si conclude con il 2 luglio. «Nulla è innovato — è scritto nella delibera — per quanto riguarda "correzioni, assegnazioni e frazionamento titoli"». Se niente cambia per le assegnazioni, questo vuol dire — in polemica con gli agenti dì cambio — che l'obbligo delle contrattazioni in contanti non impedisce l'uso dei «buoni cassa». La quantità di «buoni cassa» in circolazione (70-90 miliardi) è bensì per la Consob fonte di preoccupazione, ma non pare giustificato sospenderne ora l'uso. La delibera di ieri è stata elaborata a stretto contatto con la Banca d'Italia e con i responsabili di tutte le stanze di compensazione. Sul piano generale, la Consob valuta in senso positivo la reazione del mercato, anche se gli scambi sono stati scarsi e il «ristretto» è andato ancora giù. Fra gli operatori che protestavano per l'obbligo del contante ce n'era stato qualcuno che martedì sera prediceva nuovi ribassi, e cosi non è stato. Stefano Lepri

Persone citate: Guido Rossi

Luoghi citati: Roma