«Intreccio di favori economici e politici nel caso Italcasse»

«Intreccio di favori economici e politici nel caso Italcasse» La sentenza del giudice istruttore «Intreccio di favori economici e politici nel caso Italcasse» ROMA — « Operazioni bancarie che si svolgevano sema l'approfondita istruttoria tecnico-contabile, prive di garanzie o quantomeno di serie garanzie, tutte in sostanza di mero rischio... Finanziamenti tesi a favorire determinate persone solo perché vicine a gruppi di potere e di interessi; persone, che, a loro volta favorivano in qualche modo i loro protettori...-: sono queste le affermazioni più significative contenute nella sentenza istruttoria del giudice Antonio Alibrandi. che alcuni giorni fa ha concluso la inchiesta sui finanziamenti concessi dall'Italcasse a società e privati cittadini con 37 rinvìi a giudizio per concorso in pecu- lato e 26 proscioglimenti (17 imputati sono deceduti nel corso dell'istruttoria). Rilevato come nelle relazioni che accompagnavano le richieste di mutuo si facesse riferimento ad .autorevoli richieste-, il magistrato si è soffermato in particolare sulla presenza, nelle pratiche di finanziamento, di .fattori aziendali negativi- e sul fatto che non si indicasse, per ciò che concerneva le garanzie, la disponibilità di sicuri patrimoni. .Banchieri oculati e prudenti in provincia, a Roma si trasformavano in banchieri avventurosi — scrive il dott. Alibrandi —. A Roma c'era il potere e tale vicinanza, con la conseguente atmosfera che esso crea, ha chiuso loro gli occhi, tappato le loro orecchie e obnubilatola loromente-. Precisato poi che a determinare il maggior deficit dell'Icori sono state soprattutto le deviazioni nel settore edilizio, il magistrato sottolinea come i mutui venissero concessi sulla carta e non secondo gli stati di avanzamento e come il credito ordinario. Passando, quindi, a trattare dei rapporti tra gruppi economici e partiti politici, la sentenza afferma che in sostanza esponenti di quei gruppi si rivolgevano ad aziende di credito manovrate appunto da formazioni politiche cui erano legati, nella convinzione che gli organi collegiali deliberanti avrebbero concesso i finanziamenti richiesti trasformando la Italcasse in una «cassa» a disposizione degli stessi politici. Quanto alle singole posizioni, il dott. Alibrandi ha ritenuto altresì responsabili i consiglieri di amministrazione dell'Italcasse non dando credito alla tesi secondo la quale essi non avrebbero mai preso decisioni definitive o sarebbero stati tratti in errore dall'ex direttore generale Arcaini.

Persone citate: Alibrandi, Antonio Alibrandi, Arcaini

Luoghi citati: Roma