Divieto di partecipare alle elezioni turche per Demirel e Ecevit
Divieto di partecipare alle elezioni turche per Demirel e Ecevit Divieto di partecipare alle elezioni turche per Demirel e Ecevit NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE ANKARA — Il capo dello Stato, generale Evren, commemorando a Amasya con i quattro comandanti delle Forze Armate membri del Consiglio di sicurezza nazionale la rivolta di Mustafa Kemal AtatUrk del 1922 contro l'occupazione franco-britannica, ha detto chiaramente che i leader dei partiti politici e i dirigenti in carica al momento del golpe del 13 settembre scorso -non siederanno né alla Costituente, né al primo Parlamento che verrà eletto successivamente-. Il presidente del Consiglio di sicurezza nazionale ha soprattutto attaccato, pur senza nominarli, Demirel e Ecevit, ai quali rimprovera, fra altre cose, di tentar di -mobilitare l'opinione pubblica internazionale- contro l'attuale potere, -proprio loro che per anni si sono comportati da spettatori di fronte al Paese che colava a picco-. Evren ha continuato: -Risolveremo i problemi della Turchia, poi torneremo in caserma. Come soldati, non abbiamo alcuna ambizione di restare al potere in eterno-. E ha aggiunto con tono ironico che le persone in questione -potranno nuovamente tentare la fortuna in ulteriori elezioni generali-. Per quanto dure, le dichiarazioni di Evren segnano un passo indietro rispetto al gennaio scorso, quando il Consiglio di sicurezza nazionale vietò una futura partecipazione al governo a tutti gli eletti della disciolta Assemblea senza eccezione. Ora il potere militare ha preferito dare una possibilità agli ex eletti, a condizione che non abbiano fatto parte della dirigenza. I generali sembrano cioè sperare in un rinnovamento della classe politica. Sia Demirel (partito della giustizia) che Ecevit (partito repubblicano del popolo) sono molto amareggiati, e ritengono che la loro esclusione anche solo temporanea dalla vita politica non dovrebbe dipendere dai militari, non essendovi alcun procedimento legale nei loro confronti. Artun Unsal Copyright I* Monde e per l'Italia I a Stampa
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