New York, grande corteo di solidarietà a Israele

New York, grande corteo di solidarietà a Israele Il sindaco legge un messaggio di Begin al popolo Usa New York, grande corteo di solidarietà a Israele L'Iraq e l'Arabia Saudita attaccano l'America - Oggi il voto all'Onu DALLA REDAZIONE DI NEW YORX NEW YORK — Alla vigilia del voto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. i Paesi arabi hanno attaccato gli Stati Uniti per l'appoggio dato a Israele. A New York si è svolta una massiccia dimostrazione filo-israeliana, nel corso della quale è stata letta una lettera che Begin, scavalcando il governo, ha inviato al popolo americano. Gli attacchi agli Usa sono stati mossi in due interviste televisive dal ministro degli Esteri iracheno Saadun Hammadi e da quello saudita Saul al-Faisal. Hammadi. parlando dall'Onu a New York, ha detto di -aver motivo di sospettare che il governo Reagan fosse al corrente in anticipo del raid israeliano contro Baghdad», e lo ha accusato di non aver fatto nulla per impedirlo. Saud al-Faisal ha esortato Washington a cambiare politica nei confronti di Israele, finché Tel Aviv non si impegnerà a rispettare il diritto internazionale. Il ministro, che parlava dall'Arabia Saudita, ha ammonito che il bombardamento potrebbe fare fallire la missione di pace di Habib nel Libano. La dimostrazione filoisraeliana si è svolta a Manhattan, concludendosi a Central Park dopo essere partita dall'Onu. e ha coinvolto tra 50 mila e 75 mila persone. La lettera di Begin. indirizzata al suo ambasciatore Evron. è stata letta dal sindaco Koch. che è ebreo. Begin ha detto di aver agito per salvare -il futuro dei bambini» e ha definito il presidente iracheno Saddam Hussein -un tiranno assetato di sangue». Koch si è scagliato contro i membri dell'Onu che. ha sostenuto, «o sono asserviti all'Urss o ai Paesi produttori di petrolio, oppure sono vigliacchi». Essi, ha detto, dovrebbero appoggiare non condannare Israele. Diventa sempre più verosimile che il delegato americano all'Onu. signora Kirkpatrick, debba opporre il veto alla mozione all'esame del Consiglio di Sicurezza. La mozio¬ ne, promossa dall'Iraq, condanna e censura gli israeliani, chiede l'immediata sospensione delle forniture militari a Tel Aviv e un embargo commerciale. La signora Kirkpatrick sta cercando di promuovere una formula di compromesso con l'aiuto dei Paesi non allineati in seno al Consiglio, ma è in lotta contro il tempo.