Libertà a Bonomi e Cigliana di Marzio Fabbri

Libertà a Bonomi e Cigliana Libertà a Bonomi e Cigliana mi a «rialto 1" n3nlna\ (Segue dalla 1* pagina) presso Licio Gelli, dalle quali risulta che sua madre, Anna Bonomi Bolchini, firmò a Calvi una cambiale per 5 milioni di dollari e diede a garanzia, per l'apertura di un conto presso il Banco Ambrosiano dei suoi gioielli. Bonomi ha dettato una dichiarazione: -Nel corso dell'interrogatorio di Calvi e dall'esame di alcune carte che ho compiuto in carcere — ha detto — ho rilevato alcuni documenti che toccavano la persona di mia madre di cui si è parlato qui in termini che preferirei non definire*. Già a questo punto la perfetta flemma di Carlo Bonomi, conservata nell'interrogatorio fino ad ora. ha cominciato ad incrinarsi. Ha quindi continuato: »In due documenti si parla di rapporti particolari interctrsi tra il gruppo Banco Ambrosiano e il gruppo Bonomi oltre ad altri che si riferiscono a rapporti del tutto personali di mia madre. Nessuno di questi — ci ha tenuto a dichiarare — fu mai a conoscenza mia o della Invest. Se ci fosse stato qualsiasi rapporto tra il Banco Ambrosiano e Invest successi¬ •! ttn nììo n-narn r~inni tmnotiex Hi vo alle operazioni oggetto di processo ce ne sarebbe traccia nella documentazione della nostra sede». La conclusione di questa dichiarazione ha avuto toni I r1r>ammat<AÌ e*nr. Pori n P drammatici con Carlo Bonomi che non riusciva a trattenere le lacrime e dettava a fatica al cancelliere. « Vorrei dare atto — ha concluso — visto che se ne è parlato nel corso di queste udienze, del fatto che mia madre abbia ritenuto di tenere per sé un rapporto del tutto personale e di non averlo voluto gravare sulle mie spalle in quanto già impegnato da gravosi impegni di lavoro». Ha destato sorpresa questa commozione del finanziere generalmente molto controllato ed è stata interpretata come dolore per il fatto che la madre abbia dovuto sottostare a rapporti con Licio Gelli particolarmente sgradevoli anche perché avvenuti in un periodo per lei finanziariamente difficile. Per quanto riguarda l'operazione di vendita azioni Credito Varesino dalla Invest del gruppo Bonomi alla Centrale, l'imputato ha confermato di avere inizialmente offerto a Calvi oltre alle 2.400.000 azioni oggetto del patto del sindacato, anche una coda che rimaneva di proprietà del suo gruppo; ma Calvi rifiutò. Marzio Fabbri

Persone citate: Anna Bonomi Bolchini, Bonomi, Carlo Bonomi, Cigliana, Licio Gelli