Una contesa tra pci e psi per i vertici del «Corriere»?

Una contesa tra pci e psi per i vertici del «Corriere»? Una contesa tra pci e psi per i vertici del «Corriere»? ROMA — Alberto Ronchey, l'autorevole editorialista di politica estera del Corriere della Sera. lascia il quotidiano milanese per passare a la Repubblica, mentre la Rai-tv lo vorrebbe alla direzione del TG-1, ora vacante in assenza del democristiano Franco Colombo, il cui nome figura nella lista della P2. La designazione di Alberto Cavallari anziché di Ronchey alla direzione del Corriere della Sera sarebbe, secondo alcuni, 11 risultato di una lotta tra il psi, che sosteneva Ronchey, e il pei, che sosteneva Cavallari e che è risultato vittorioso facilitando all'editore Rizzoli la ricerca di un garante, ora nominato nella persona del prof. Giuseppe Branca, indipendente di sinistra. Componenti del Comitato di redazione del Corriere della Sera giudicano •semplicistica* questa versione. Sostengono che la nomina a direttore di Ronchey era legata alla designazione del prof. Bruno Visentini quale garante, ma che Visentini, per accettare l'incarico, chiese oltre a quel ruolo politico-morale, anche deleghe giuridiche e controlli a livello societario che l'editore Rizzoli non si senti di concedere. Fallita la combinazione Ronchey-Visentini. l'editore ha affrettato la nuova nomina per chiudere il conflitto esistente nell'azienda: 'Cavallari non era il candidato del Comitato di redazione e del Consiglio di fabbrica, anche se ci va bene; della nomina del prof. Branca, certo il pei non può che rallegrarsi*. I comunisti negano di essere entrati in alcun modo nella faccenda: -Noi. nominare il direttore del Corriere della Sera? Si sopravvaluta la nostra influenza, e anche la nostra ingenuità». Secondo altre voci, trattative sarebbero in corso tra l'editore Rizzoli e il gruppo Caracciolo per la cessione de II Piccolo, quotidiano di Trieste, e di un altro quotidiano di provincia.

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