Inchieste parallele ma non concorrenza tra Roma e Milano

Inchieste parallele ma non concorrenza tra Roma e Milano Inchieste parallele ma non concorrenza tra Roma e Milano MILANO — Ieri i magistrati romani e milanesi che indagano sulla loggia P2 si sono incontrati: una riunione di tre ore. dalle 10 alle 13. al palazzo di giustizia di Milano. Da Roma erano arrivati il procuratore capo Gallucci e il sostituto Sica: ad accoglierli il procuratore capo aggiunto Siclari e i sostituti Viola, Penizia. Dell'Osso e Perrone che hanno in mano le inchiestestralcio partite sulla base della documentazione trovata in casa di Licio Gelli. Al termine della riunione nessuno ha voluto fare dichiarazioni. I magistrati romani si sono allontanati di corsa respingendo bruscamente le domande dei giornalisti. Meno scortesi, ma parchi di parole, anche i giudici di Milano. Il dottor Siclari si è limitato a dire: «C'è stata una normale consultazione tra magistrati di città diverse che si occupano di inchieste analoghe*. Si è inoltre saputo che c'è stato uno scambiò di informazioni e che i giudici hanno reciprocamente preso visione di alcuni documenti. Si è parlato dei problemi di competenza territoriale? • Questi problemi ovviamente esistono e ne abbiamo discusso — ha risposto Siclari — ma non c'è alcun conflitto di competenza*. Di possibili contrasti fra le due procure si parla da tempo, in particolare dopo che sono stati emessi nei confronti di Licio Gelli due ordini di cattura «concorrenti».

Persone citate: Dell'osso, Gallucci, Licio Gelli, Perrone, Sica, Siclari

Luoghi citati: Milano, Roma