Compra un appartamento «senza gradini» (80 milioni) per i due gemelli prigionieri
Compra un appartamento «senza gradini» (80 milioni) per i due gemelli prigionieri Come in una favola: una casa spaziosa e nel verde per i fratelli Indelicato Compra un appartamento «senza gradini» (80 milioni) per i due gemelli prigionieri Una lettrice che vuole restare anonima - Scoperta la storia dei fratelli distrofici, ha cercato, fino a trovarlo, l'alloggio ideale: è a San Mauro; piano terreno, la scuola è vicina I «due reclusi» sono finalmente liberi. Liberi dal salotto-prigione dove vivevano da oltre sei mesi, non dalla malattia cui purtroppo non potranno mai sottrarsi. Giovanni e Gianfranco Indelicato, gemelli di 13 anni, inchiodati dalla distrofia muscolare al primo piano di uno stabile di corso Belgio, privo di ascensore, potranno finalmente tornare all'aria aperta, rifrequentare una scuola. E sempre che qualcuno ce li porti, torneranno nella palestra di riabilitazione per cercare faticosamente di contrastare il progressivo rattrappimento dei muscoli malati. Dalla reclusione forzata non li ha tolti l'ente pubblico, in quest'anno speciale in cui pure si fa tanto parlare di problemi dell'handicappato (l'unico *sussulto ufficiale* sul caso Indelicato si è avuto con l'interrogazione de al sindaco e all'assessore alla casa. Vindigni). A risolvere il dramma dei due gemelli è stato un privato, una signora di cui ci siamo impegnati a non rivelare il nome. Come in una favola di altri tempi: la signora ha sborsato oltre 80 milioni e ha messo a disposizione dei gemelli un appartamento «a misura di handicappato*. Ha letto su La Stampa la storia dei due prigionieri, ne ha guardato a lungo le foto. L'ha colpita, al di là del dramma umano la serenità di espressione di Gianfranco e Giovanni: sereni, perché sempre insieme nell'affrontare il male che li ha colpiti nello stesso momento e nello stesso modo. La lettrice ha voluto conoscere i due ragazzi. Si è recata in corso Belgio, nel salotto-prigione con semplicità si è messa a disposizione della famiglia. Indicassero pure loro il tipo di alloggio da acquistare e dove; al resto, avrebbe pensato lei. E cosi è stato. Una breve ricerca tra le va- o e e o a i a e a , o o rie offerte di case disponibili, qualche sopralluogo di controllo. La casa «a misura di handicappato* è stata trovata: la favola si è trasformata in realtà. E' una «due camere, tinello e servizi* in una palazzina di tre piani, nel Comune di San Mauro, 'dove c'è aria e molto verde, perché di questo — dice la madre — Gianfranco e Giovanni soprattutto hanno bisogno*. L'alloggio per il quale la famiglia Indelicato pagherà alla *padrona di casa* un affitto quasi simbolico, non soltanto è più adatto di quello precedente quanto ad ampiezza (prima la nonna e i due nipotini dovevano dormire sullo stesso divano, in salotto), ma è anche molto vicino, duecento metri circa, alla scuola che Gianfranco e Giovanni frequenteranno nel prossimo autunno. La sua caratteristica fondamentale, quella che rende l'alloggio *a misura di handicappato* è di essere situato a 80 centimetri da terra, una barriera facilmente superabile con uno scivolo apposito, un'inezia, a confronto di quei famigerati 26 gradini che impedivano ai gemelli ogni contatto col mondo esterno. La casa sarà pronta ad agosto, perché il padre sta attendendo il periodo delle ferie per arredarla: al trasloco ci pensa una immobiliare (la Casamercato, di corso Massi- mo) che si è offerta di compierlo gratuitamente. In attesa che la porta del salotto si spalanchi verso la nuova libertà, i c'ue ragazzi, come sempre, consumano il tempo della loro malattia fianco a fianco. A tenergli compagnia, oltre al solito televisore, ci sono le lettere arrivate numerose in questo frattempo. 'Anche se siete reclusi — dicono quasi tutte — non siete soli. Noi — dicono i lettori — vi siamo vicini*. m. boc.
Persone citate: Gianfranco Indelicato, Vindigni
Luoghi citati: Comune Di San Mauro, San Mauro
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