Tre proposte per limitare il ricorso allo sciopero

Tre proposte per limitare il ricorso allo sciopero Convegno Gruppo dirigenti Fiat all'Unione Industriale Tre proposte per limitare il ricorso allo sciopero TORINO — L'esigenza di razionalizzare il sistema delle relazioni industriali è l'evidente indicazione che si trae a conclusione di due convegni organizzati dal Gruppo dirigenti Fiat. Nel primo convegno erano stati affrontati il problema della rappresentanza dei lavoratori e del sistema della contrattazione, quello di ieri, svoltosi all'Unione industriale, ha avuto come oggetto «il conflitto e i sistemi di composizione». Fra le nazioni industrializzate il Paese con il minor numero di scioperi è la Svizzera. Infatti, secondo una statistica del «Bit» (Bureau international du travati) che si riferisce al periodo 1970-79. nella Confederazione elvetica si è registrata una media annua di 3 giornate perse per sciopero ogni mille dipendenti. Al secondo posto viene la Svezia, con 42 giornate. Il Giappone è sesto (215). mentre il «tetto» delle mille giornate è superato da sei Paesi: Regno Unito (1088). Irlanda (1163). Stati Uniti (1211). Spagna (1241). Italia (1778) e Canada (1840). Questi dati sono stati forniti dal professor Dimitri Weiss. dell'Università «Sorbona» di Parigi. • Il basso livello di conflittualità di Paesi come la Germania (92 giornate) e la Svezia — ha detto il prof. Weiss — è dovuto all'esistenza di clausole di tregua all'interno del contratto collettivo, che impe¬ gnano le parti a non ricorrere al conflitto per il tempo della sua durata sui temi da esso regolati». Sulle forme per contenere il ricorso allo sciopero si è soffermato il secondo relatore del convegno. Luigi Mengoni docente nell'Università Cattolica di Milano. L'oratore ha indicato tre metodi: l'assoggettamento del diritto di sciopero a limiti rigorosi riguardanti i motivi, gli scopi ed i modi: rimozione dei fattori che aumentano la conflittualità (precaria struttura della contrattazione, carenze di rappresentatività delle rappresentanze sindacali, squilibrio tra mezzi di lotta e mezzi di difesa per gli imprenditori): ricerca, infine, di forme di composizione del conflitto, ad esempio, la conciliazione, la mediazione e l'arbitrato, come già avviene in altri Paesi. «In Italia — ha aggiunto il prof. Mengoni — sono proponibili in tempi diversi soltanto un intervento legislativo nel settore dei servizi pubblici essenziali e l'introduzione di una disciplina legislativa della mediazione pubblica nel settore privato».

Persone citate: Dimitri Weiss, Luigi Mengoni, Mengoni, Weiss