La bomba atomica di Ennio Caretto

La bomba atomica La bomba atomica (Segue dalla 1° pagina) invece spostata sugli individui e le organizzazioni che hanno avvicinato immediatamente gli 'inventori'. E' venuto alla luce che due Paesi islamici hanno offerto ingenti somme per gli originali dei progetti. Il rappresentante di uno di essi, il Pakistan, è stato imprigionato dall'F.B.I. Il Pakistan figura sulla «Hit List», l'elenco dei bersagli di Israele insieme con la Libia, dopo l'Iraq. E' considerata la nazione più vicina ad attivare una centrale nucleare e forse a preparare una bomba atomica. La •bomba fatta in casa' (la definizione i di Charles Hansen) complica enormemente i problemi della sicurezza internazionale. In teoria, le potenze nucleari sono solo cinque, Stati Uniti, Urss, Inghilterra, Francia e Cina. Di fatto, posseggono ordigni atomici anche Israele, che ne avrebbe prodotti almeno una dozzina, e l'India, che fece esplodere il primo sei o sette anni fa, e forse il Sudafrica. Starebbero altresì per procurarsela appunto l'Iraq, ti Pakistan, la Libia. l'Argentina, l'Egitto e via di seguito. Ma mentre tra i governi vigono, almeno in teoria, dei trattati, i singoli cittadini o le associazioni private si sottraggono a qualsiasi controllo. Martedì scorso, al Congresso di Washington si i svolto su questo problema un agghiacciante dibattito. Il senatore democratico John Glenn, uno dei primi astronauti americani, ha interrogato il sottosegretario di Stato Richard Kennedy e il direttore dei servizi di sicurezza del ministero dell'Energia, Martin Dowd. Voleva sapere se nessun gruppo terroristico od organizzazione criminale fosse mai venuto in possesso di una bomba atomica. Dowd ha risposto, senza specificare, che nell'ultimo quinquennio vi sono stati in tutto il mondo «75 tentativi di ricatto nucleare». In nessun caso i ricattatori disponevano di una bomba «e in non più di due o tre di materiale radioattivo», eoe peraltro non sapevano utilizzare. Kennedy ha aggiunto che •non esiste prevenzione efficace al cento per cento contro il terrorismo atomico». Glenn ha ipotizzato una vicenda da .giallo.. Ha chiesto che cosa succederebbe se dell'ossido di plutonio fosse introdotto nel sistema di aerazione del Pentagono. Kennedy gli ha risposto che la conseguente radioattività dell'aria causerebbe il cancro e provocherebbe un'ecatombe. La vita dell'ossido di plutonio è di circa 2000 anni, anche se in parte sarebbe possibile la depurazione. Il Pentagono rimarrebbe quindi non solo paralizzato, ma anche inutilizzabile per il futuro. Ennio Caretto

Persone citate: Charles Hansen, Dowd, John Glenn, Kennedy, List, Martin Dowd, Richard Kennedy