Atenei: col cervellone aiutato dai bussolotti si prepara il concorso per 20 mila associati di Marco Tosatti

Atenei: col cervellone aiutato dai bussolotti si prepara il concorso per 20 mila associati Sorteggiati al ministero dell'Istruzione i 4700 docenti che eleggeranno i commissari d'esame Atenei: col cervellone aiutato dai bussolotti si prepara il concorso per 20 mila associati ROMA — I sorteggi più laboriosi per la tornata di concorsi più gigantesca che l'università italiana abbia mai conosciuto sono terminati. Martedì sera oltre 4700 professori, la metà circa degli «ordinari», sono stati sorteggiati con un complicato sistema in cui si sposavano un «cervellone» elettronico e la tradizionalissima cesta con bussolotti del gioco del lotto. Un terzo di loro verrà eletto, a scrutinio segreto, dai colleghi per formare le commissioni che decideranno sui meriti di quasi ventimila aspiranti a entrare nella fascia degli associati: la categoria di professori universitari intermedia, fra ordinari e ricercatori, creata dalla •miniriforma» dell'anno scorso. Ci vorrà un mese circa per eleggere le commissioni, che subito dopo potranno mettersi al lavoro. Quando l'ultimo bussolotto, con l'ultimo numero, è uscito dalla «cesta» che la Finanza aveva cortesemente prestato e quando il «cervellone» della «Sopin» ha stampato l'ultima striscia di «tabulati», con i nomi dei possibili commissari per ogni raggruppamento di discipline, i cinquanta funzionari e impiegati della direzione generale università hanno ti¬ rato un grosso respiro. Disfatti dalla fatica, gli occhi rossi di stanchezza, la voce roca per le troppe sigarette fumate, hanno dato al cronista l'impressione di essere passati attraverso un'avventura eccezionalmente stressante. .Si sta trasformando l'Università qui, sulla pelle di cinquanta persone, ci ha dichiarato Domenico Fazio, direttore generale alla Pubblica Istruzione. .Cinquanta persone, non pagate, che hanno lavorato ininterrottamente da venerdì a martedì, compresa la domenica.. La media lavorativa dell'ultima settimana è stata di 14-16 ore al giorno; e nessuno di loro ha diritto né allo straordinario, né ad un rimborso per il lavoro domenicale. .Sono direttore generale da dieci anni, e il mio stipendio è di 1250.000 lire, ci ha detto Fazio: e gli ha fatto eco il dottor Guido Romano, uno dei suoi più suoi stretti collaboratori: •lo, con due figlia carico, ne guadagno 700 mila.. Con loro abbiamo ripercorso l'odissea della preparazione del concorso; una piccola epopea della .burocrazia nascosta che lavora., ha detto un impiegato. 19.916 candidati hanno mandato altrettante domande, e altret¬ tanti plichi di pubblicazicnl. Cosi tutti, dal direttore generale fino al fattorino, nessuno escluso, hanno lavorato per giorni e giorni a stivare pacchi (tre o quattro tonnellate, secondo una stima approssimativa) negli immensi scantinati del ministero a viale Trastevere. Ma questo era solo l'inizio. Tutte le domande sono state lette. Moltissimi candidati però, circa 8-9 mila, interpretando male il bando, hanno inserito la domanda dentro il pacco delle pubblicazioni. •Cosi abbiamo dovuto aprire i pacchi, cercare la domanda di iscrizione, leggerla, vedere se i requisiti erano sufficienti.. Gli aspiranti erano tenuti a scrivere sul pacco il «numero» del concorso al quale intendevano partecipare. In tremila se ne sono dimenticati, e funzionari e impiegati sono stati costretti a fare un confronto domanda-pacco per essere sicuri che realmente fosse 11 concorso per associati quello per cui l'aspirante smemorato voleva entrare in lizza. Ma non è tutto. Il meccanismo di legge, perfetto sulla carta, ma che non teneva conto degli organici, ha imposto una serie di controlli, ricontrolli, verifiche e incastri per ve¬ dere se, e chi, fra i professori ordinari doveva essere incluso fra i possibili commissari. Su 9600,3000 circa provengono da concorsi espletati pochi mesi or sono, e perciò da registrare. Le discipline insegnate nelle università sono circa duemila; i raggruppamenti di materie. 261, occupano 48 pagine della G'azzetta Ufficiale; ciascun professore entra in più raggruppamenti. Il meccanismo di sorteggio è talmente complicato che richiederebbe una gran quantità di spazio descriverlo nel particolari. Ma ogni dato che entrava, o usciva, dal cervellone (e sono pacchi di tabulati) è stato controllato, «spuntato» manualmente e più volte. Alle 20 di martedì, tutto era finito. I corridoi del ministero erano tappezzati con le liste dei professori sorteggiati, fra i quali saranno eletti i commissari. Decine di persone passavano da un tabellone all'altro prendendo appunti. Nell'ufficio di Domenico Fazio un gruppetto di funzionari, sfiniti e pieni di orgoglio, tirava le somme degli ultimi giorni e ne prevedeva altri, altrettanto duri, per il futuro immediato. Marco Tosatti

Persone citate: Domenico Fazio, Guido Romano

Luoghi citati: Roma