Lecito il deposito del 30%? La Cee lo stabilirà domani

Lecito il deposito del 30%? La Cee lo stabilirà domani Si riunisce il comitato monetario della Comunità Lecito il deposito del 30%? La Cee lo stabilirà domani BRUXELLES — Il Comitato monetario della Comunità europea, formato dai governatori delle banche centrali dei dieci Paesi, si riunisce domani a Bruxelles per valutare le misure addottate di recente dal governo italiano sulle importazioni. L'Italia ha imposto un deposito cautelativo infruttifero del 30% della durata di tre mesi su tutte le importazioni con l'eccezione dei cereali e del petrolio. Le misure resteranno in vigore sino alla fine di agosto. Provvedimenti simili erano stati presi dall'Italia in altre due occasioni ed erano stati approvati, sia pure a malincuore, dalla Commissione europea. Questa volta la Commissione della Cee ha chiesto all'Italia di abolire il deposito previo almeno sulle importazioni di acciaio e avrebbe gradito che fosse stato tolto anche dalle importazioni agricole. Nel tentativo di convincere la Commissione europea sulle decisioni del governo, che in effetti contrastano con le regole comunitarie sulla concorrenza e sulla libera circolazione delle merci, il ministro del Tesoro Nino Andreatta si era recato la settimana scorsa a Bruxelles per incontrarsi con il vicepresidente per gli affari economici Francois Xavier Orioli. Andreatta ha sostenuto l'assoluta necessità per l'Italia di varare questi provvedimenti per alleggerire le pressioni sulla lira che. altrimenti, avrebbe potuto essere nuovamente svalutata. Il vicepresidente Ortoli ha accettato in linea di massima le giustificazioni di Andreatta, tuttavia ha inviato in Italia un gruppo di esperti per valutare la situazione. Il Comitato monetario deve ora dare un parere alla Commissione europea sulla validità e sull'opportunità dei provvedimenti italiani sulle importazioni. Gli aspetti che, il Comitato monetario deve esaminare sono la durata del deposito, la durata delle misure e l'importo della cauzione, oltre che la lista delle merci sottoposte a deposito. La delegazione italiana, composta da alti funzionari della Banca d'Italia e capeggiata dal prof. Izzo. del ministero del Tesoro, negozierà su questi punti con l'intento di cedere il meno possibile. Del resto, le leggi comunitarie giustificano provvedimenti di questo tipo a patto che siano assolutamente necessari e che. non turbino eccessivamente il funzionamento del Mercato comune. Negli ambienti comunitari si dà per sicura l'approvazione dei provvedimenti italiani, sia pure con riluttanza e forse anche con la richiesta di eliminare alcune merci dalla lista dei prodotti sottoposti al deposito cautelativo. Nessuna conferma che l'Italia stia chiedendo nuovi prestiti alia Cee. In realtà, il nostro Paese dispone di riserve in Ecu. cioè in valute europee, pari a 10 miliardi di dollari, oltre a trenta miliardi di dollari in oro. La situazione dei mercati dei cambi a causa dell'impennata del dollaro continua a preoccupare la Comunità, ma nell'occhio dei ciclone monetario questa volta si trova più il franco francese che la nostra moneta. Voci non controllate affermano che la moneta francese potrebbe essere svalutata r. p.

Persone citate: Andreatta, Francois Xavier Orioli, Izzo, Nino Andreatta

Luoghi citati: Bruxelles, Italia