Vendemini morì di burocrazia? di Giorgio Viglino

Vendemini morì di burocrazia? Forlì: parlano le parti civili Vendemini morì di burocrazia? Secondo l'ultimo teste, Vincenzo Vittorioso, le schede mediche erano trasmesse da un ufficio all'altro e nessuno era responsabile DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE FORLÌ' — La seconda settimana del processo Vendemmi si è iniziata ieri con l'escussione dell'ultimo teste, Vincenzo Vittorioso, responsabile nel '76 dell'Ufficio di preparazione olimpica del Coni. Era un teste importante, ma soltanto in extremis il tribunale è riuscito a convocarlo. Vittorioso ha spiegato il funzionamento dell'ufficio, i compiti di ciascuno, compreso quindi l'imputato professor Tuccinei. e i meccanismi quasi automatici che scattavano appunto nel settore sanitario. Tuccinei, nell'inviare alle federazioni le schede che gli pervenivano dall'Istituto di medicina dello sport, espletava, a giudizio di Vittorioso, soltanto una formalità. Capitava che un atleta non passasse proprio la visita. Fu il caso di Gustavo Thoeni nel '76. Rifacendo l'elencazione delle varie fasi burocratiche. Vittorioso ha detto: «Quando la federazione, ricevute le schede mediche e fatte le proprie valutazioni tecniche, mandava a noi la propria lista di atleti, il nostro compito era nuovamente formale. Passavamo l'incartamento alla giunta esecutiva del Coni ed era infine il Consiglio nazionale ad approvare o meno l'elenco. Il Consiglio nazionale, del resto, comprende tutti i presidenti di federazione e non esiste quindi un organo più qualificato e competente a decidere-. Questa dichiarazione favorisce la parte civile, che ovviamente tende a coinvolgere il Coni come ente e non i singoli individui nel risarcimento del danno materiale. Nel pomeriggio si è passati alle arringhe degli avvocati di parte civile. L'avvocato Zauli. che patrocina la madre di Luciano Vendemini, ha cercato di mettere in rilievo le discrepanze tra la perizia post morlem e le diagnosi ottimistiche dei medici effettuate nel periodo antecedente alla morte: quindi ha collegato le responsabilità degli imputati, a suo dire tutti coinvolti, ma con di¬ verse gradazioni di responsabilità, tanto più elevate quanto più gli incarichi erano prestigiosi. Oggi parleranno gli avv. Parrini e Saldarelli. che rappresentano rispettivamente la moglie e il fratello del giocatore. Toccherà quindi al p.m. dottor Branca, formulare le proprie richieste. Giorgio Viglino

Persone citate: Branca, Gustavo Thoeni, Luciano Vendemini, Parrini, Vincenzo Vittorioso, Vittorioso, Zauli

Luoghi citati: Forlì