Diverbio sul jumbo è ammutinamento?

Diverbio sul jumbo è ammutinamento? Diverbio sul jumbo è ammutinamento? Il comandante ha denunciato quattro stewards DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Pare che ci sia stato un ammutinamento a bordo, e i quattro responsabili saranno interrogati mercoledì dal giudice. Non si tratta di militari, anche se di solito portano una divisa blu: sono quattro «stewards» dell'Alitalia, che un po' più di due anni fa hanno litigato con il loro comandante. Il codice della navigazione, che si applica sugli aerei passeggeri in volo, prevede da uno a cinque anni di carcere per il reato di «ammutinamento aggravato». Così il sostituto procuratore Giorgio Santacroce, a seguito della denuncia del comandante, è intervenuto e ha incriminato i quattro. L'episodio risale al 28 aprile 1979, sul Roeìng 747 «Jumbo» dell'Alitalia in volo da Sydney, Australia, a Singapore. Sydney - Singapore - Bombay • Roma; una delle rotte più lunghe dei voli internazionali della Compagnia italiana. Sull'enorme «Jumbo» la cabina di pilotaggio è al piano di sopra, collegata al ponte principale da una scaletta. Ed è scendendo questa scaletta che il primo comandante, Italo Mazza, a un tratto inciampa, cade, si rialza con qualche livido. Perché è inciampato? Una funicella di naylon sbarrava la scaletta per impedire l'accesso ai passeggeri: il comandante sostiene che aveva ordinato agli «stewards» di non legarla in quel modo. Ma alle sue proteste, sempre seconde il racconto del comandante Mazza, lo «steward» o assistente di volo Gabriele Oreggia, responsabile del servizio, risponde: «Lei non ci vede! Non sa nemmeno scendere le scale!». Si accende un diverbio, al quale si uniscono gli altri «stewards» Andrea Zumilo, Dante Fabbi e Paolo Agnoletti. Il comandante sostiene di aver ricevuto spintoni, accompagnati dall'invito di andare a parlare della faccenda di sopra, lontano dagli occhi e dalle orecchie dei passeggeri. Mazza grida la fatidica frase: «Questo è un ammutinamento», e poi si chiude nella cabina di pilotaggio. Gli animi non si placano fino all'atterraggio a Singapore, ci sono altri scambi di parole pesanti. Anzi, anche dopo aver preso terra nella città asiatica, intervenuto il capo scalo dell'Alitalia, lo «steward» Agnoletti avrebbe gratificato il suo comandante della definizione: «Lei è un soggetto da ospedale psichiatrico».

Persone citate: Agnoletti, Andrea Zumilo, Dante Fabbi, Gabriele Oreggia, Giorgio Santacroce, Italo Mazza, Mazza, Paolo Agnoletti, Pare

Luoghi citati: Australia, Roma, Singapore, Sydney