Presto giro di vite in Cina nella lotta alla criminalità

Presto giro di vite in Cina nella lotta alla criminalità Riunito il Comitato Permanente dell'Assemblea Presto giro di vite in Cina nella lotta alla criminalità NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE PECHINO — Si è aperta venerdì la 19* sessione del Comitato Permanente dell'Assemblea nazionale. La prima riunione è stata presieduta da Peng Zhen. vice presidente del Comitato, come era avvenuto per la 17" sessione, svoltasi dal 25 febbraio al 10 marzo scorsi soprattutto per decidere un consistente rimpasto ministeriale, e per la 18°. il 16 maggio, durante la quale era stato conferito a Soong Chingling, vedova di Sun Yat Sen. il titolo di presidente onorario della Repubblica Popolare. Come nelle precedenti sessioni, non è stata segnalata la presenza del maresciallo Ye Jianying. presidente del Comitato Permanente. All'ordine del giorno ci sono cinque progetti di legge. Due riguardano i militari, gli altri propongono una miglior informazione dei cittadini in materia giuridica. Inoltre, il comitato dovrà approvare alcune nomine. Pochi particolari sono stati forniti sui provvedimenti che riguardano i militari: si sa soltanto che il primo progetto di legge espone le norme per eleggere i deputati dell'esercito all'Assemblea e ai Congressi popolari locali; il secondo tratta le sanzioni da applicare in caso di violazione della disciplina militare. Un testo, questo, che richiama particolarmente l'attenzione, in quanto potrebbe indicare la volontà della direzione del partito di aumentare il controllo sull'esercito. Anche le modifiche che il Comitato intende approvare in campo penale potrebbero riflettere un certo irrigidimento del governo, deciso a combattere più duramente la criminalità. I membri del Comitato Permanente devono definire la procedura d'appel¬ lo in caso di condanna a morte e delle pene comminate ai detenuti recidivi o colpevoli di aver abbandonato senza autorizzazione i campi di rieducazione La stampa si è fatta eco di un caso di criminalità che illustra i nuovi problemi creati dall'entrata in vigore, l'anno scorso, del codice penale. Il protagonista della vicenda, un dipendente di un albergo di Shanghai, nell'aprile del 1980 aveva ucciso a martellate la moglie e le due figlie. Condannato a morte, presentò appello contro la sentenza e ottenne una sospensione dell'esecuzione per due anni. Indignato per questa indulgenza, il procuratore di Shanghai decise di far ricorso contro l'appello. Il 16 maggio scorso il Tribunale Supremo di Pechino gli ha dato ragione, condannando nuovamente a morte l'imputato. Manuel Lucbert C'op) righi li- Monde e per l'Italia la Stampa

Persone citate: Manuel Lucbert, Peng Zhen, Soong Chingling, Sun Yat Sen, Ye Jianying

Luoghi citati: Cina, Italia, Pechino, Shanghai