Rizzoli

Rizzoli Rizzoli (Segue dalla l'pagina) mini di una speciale loggia segreta ma si riferiva sempre alla massoneria che fino a ieri mi pare sia sempre stata considerata un'associazione rispettabile». Nelle nomine di Franco Di Bella a direttore del Corriere, di Roberto Ciuni a direttore del Mattino, di Maurizio Costanzo all'Occhio e a Pin (la rete televisiva) e nell'assunzione di Roberto Gervaso al Corriere lei ha ricevuto pressioni o semplici raccomandazioni da Licio Gelli? «Assolutamente no. Di Bella divenne direttore del Corriere perchè dopo essere stato vicedirettore con Ottone pensammo che si potesse abbinare a Ronchey il quale però aveva forti dubbi. E poi i due non si riusciva a metterli d'accordo e finimmo per puntare su Di Bella». E Ciuni? «Dirigeva il Giornale di Sicilia quando ci fu offerto in vendita. Si espose a nostro favore in quell'occasione fino ad essere licenziato. Quando acquistammo II Mattimo ritenemmo che ci volesse un direttore di esperienza, possibilmente meridionale e individuammo in Ciuni, verso cui avevamo anche un debito morale, la persona adatta. Quanto a Costanzo lo avevamo scelto per un quotidiano popolare perché aveva il volto di un giornalista popolare noto a quel grande pubblico che volevamo raggiungere. Gervaso mi fu suggerito invece dalla divisione libri. E' un autore di successo e si era messo a pubblicare con Rusconi dicendo a noi che per tornare alla Rizzoli voleva scrivere sul Corriere. Lo abbiamo accontentato perché volevamo i suoi libri». Quelli della P2 però hanno fatto tutti carriera. «Non è vero neanche questo. Paolo Mosca è stato sostituito alla Domenica del Corriere. Se fossimo stati in balia di Gelli non lo avremmo fatto». Lei però i giornalisti degli elenchi P2 ha accettato di metterli in ferie. Debolezza verso il sindacato o è convinto di aver agito bene? «Credo sia stata una decisione equa. Li abbiamo messi in ferie perché c'è il fondato timore che non abbiano in questo momento la necessaria serenità professionale per restare al loro posto. Nello stesso tempo però abbiamo respinto sommarie sentenze di condanna. Vedremo cosa emergerà, fra qualche mese, caso per caso». Non ha l'impressione che abbiano tutti guadagnato qualcosa? «Se è per quello, al Corriere, tra stipendi, doppi stipendi, liquidazioni il solo che ha perso dei soldi in questi anni sono io». E' vero che il Corriere sta perdendo copie? «Sì Tra l'aumento del prezzo e questa crisi di immagine il Corriere ha perso qualche decina di migliaia di copie». Se il Corriere le è costato, però, lo si deve anche ai suoi errori. Quale ritiene sia stato il più grave? «Quando comprammo il Corriere ci indebitammo a tassi che dal 9 sono saliti al 20 per cento in brevissimo tempo. Il bilancio della famìglia Crespi che indicava una previsione di perdita nell'ordine di 6-7 miliardi all'anno fu rivisto nel senso di una perdita vicina ai 20 miliardi. In quel momento mi trovai ad un bivio: venirne fuori o aumentando i ricavi o riducendo i costi. Ho scelto la prima strada e ho sbagliato. Avrei dovuto intervenire nell'azienda Corriere prima e con più decisione». Allora però lei come altri imprenditori eravate convinti di pagare i debiti con l'inflazione. «Sì è vero. Si diceva che i tassi di interesse erano comunque più bassi dell'inflazione». Se il nuovo socio le proponesse una politica di riduzione dei costi attraverso la chiusura di testate passive come l'Occhio cosa farebbe oggi? «La Centrale ha dichiarato di voler restare fuori dalle scelte editoriali. E' un socio che rispetto e quindi sentirei il suggerimento, lo valuterei e poi deciderei». Il sindacato sostiene che lei non deve prendere decisioni editoriali prima di chiarire la sua posizione. «Il sindacato deve anche ricordarsi del codice civile. Sono il proprietario e se questo implica il dovere di pagare gli stipendi implica anche dei diritti, mi pare». Se le facessero una buona offerta per il suo pacchetto di maggioranza della Rizzoli venderebbe? «Potrei risponderle con una battuta di Oscar Wilde: l'uomo incorruttibile è quello per cui non è stato ancora trovato il giusto prezzo. Ma le dirò più semplicemente che se mi offrono un buon affare è ovvio che lo concludo». Marco Borsa marejomo ROSETO (CS) CAPO SPULICO residence ^anod'orlaruio a 200mt.dal mare appartamenti 2 letto soggiorno cucina bagno in vendita a 32.000.000 mare tirreno SCALEA (CS) centro residenziale pianlettieri con stupenda vista a mare appartamenti /da 36mq. a 50 mq. tutti con ampi terrazzi e molti con giardino, tennis bocce parco in vendita a partire da 15.500.000 consegna dic.iqsi Sardegna PALAU(SS) costa smeralda residence orizzonte spiagge e scogliere meravigliose appartamenti /da33mq. a 76 mq. con ampi terrazzi o con giardino in vendita da 31.500.000 cons. Iug.81 PIRRO TURISTICO PROMOZIONI IMMOBILIARI 00165 ROMA VlA«ÀNASTASIO\\ 102 J£J_.<Ò6)6380492 6377609 " nostri funzionari presso hotel ROYAL (TORINO) c.reg. margherita 249 ~ tel.(011)748444 ifek nei giorni 7,8,9giu

Luoghi citati: Palau, Pin, Roma, Sardegna, Torino